Prefetto Lega incontra il corpo consolare, un dossier sulle comunità straniere

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Un dossier sulle comunità straniere per conoscere dettagliatamente le singole realtà e indirizzare ancora meglio la positiva collaborazione. E’ quanto emerge dalla riunione che il prefetto Laura Lega ha avuto ieri sera a Palazzo Medici Riccardi con i consoli generali e onorari di Firenze. L’incontro, al quale hanno partecipato trentacinque diplomatici, è stato fissato con l’obiettivo di rinsaldare ulteriormente la cooperazione, da tempo già molto fattiva. E’ stata l’occasione, quindi, per un proficuo confronto a più voci, nel corso del quale è stata sottolineata nuovamente l’importanza del ruolo di raccordo, svolto dai consoli, tra le comunità rappresentate e il territorio che le ospita. Una funzione strategica di trade-union, spiega Lega, che intendo rinnovare per rafforzare il dialogo tra le nostre istituzioni. Anche in un’ottica di prevenzione delle criticità che possono verificarsi nell’ambito di singole collettività. La stragrande maggioranza degli stranieri, prosegue il prefetto, vive e lavora onestamente nella nostra provincia. A volte però si riscontrano comportamenti che non si possono definire illegittimi, perché hanno a che fare più con la mancanza di senso civico. Sono però condotte che gettano discredito su tutta la comunità e creano disagio sui territori. Quindi il prefetto ha rivolto al corpo consolare l’invito a svolgere un’azione di promozione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini rappresentati. «Un aiuto alla legalità, sottolinea Lega, perché è importante che ciascuna comunità possa fare da sensore, intercettando al proprio interno i contegni scorretti per espungerli e per accompagnare i propri connazionali verso un maggiore rispetto delle regole. Ciò costituisce il modo migliore per integrarsi e garantire una serena convivenza civile». Da qui la richiesta di ricevere da parte di ciascun diplomatico un dossier per avere una fotografia aggiornata sulle singole realtà in modo da indirizzare ancor meglio l’azione comune che prefettura e corpo consolare hanno svolto in questi anni su tanti temi, dalla sicurezza all’immigrazione. Molto apprezzata da tutti i presenti la disponibilità del prefetto al confronto e al dialogo continuo, anche attraverso incontri periodici per monitorare l’andamento delle diverse situazioni, come ha sottolineato il decano e segretario generale del corpo consolare di Firenze, nonché console del Regno di Danimarca, Alessandro Berti.

In mattinata il prefetto Laura Lega aveva firmato il decreto con il quale a Vanni Fantozzi è fatto divieto di detenere a qualsiasi titolo, armi, munizioni e materie esplodenti di qualsiasi genere, con l’obbligo di consegnare immediatamente tutto il materiale che eventualmente detiene. Il provvedimento è stato adottato a seguito dell’intervento effettuato dalla polizia la notte del 16 settembre scorso in viale Don Minzoni a Firenze, in quanto erano stati segnalate esplosioni di arma da fuoco all’interno dell’abitazione di Fantozzi, trovato in evidente stato confusionale. Bloccato dai militari, l’autore dei colpi è stato trasportato dal personale del 118 al reparto di psichiatria dell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, dove è attualmente ricoverato. Il comportamento messo in atto e lo stato psicofisico segnalati nella relativa informativa di polizia, hanno indotto a ritenere che Fantozzi sia carente dei requisiti di assoluta affidabilità e di idoneità psicofisica previsti in materia di armi, condizione indispensabile per il mantenimento del porto di armi per uso sportivo, di cui l’interessato era titolare

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