Rispetto al taglio dei fondi del Bando periferie « si agirà nell’immediato al Tar chiedendo l’esecuzione della convenzione. Ci sarà un ricorso davanti alla Corte costituzionale e sarà richiesto, oltre che in via incidentale anche in via principale, attraverso il Cal (Consiglio delle autonomie locali), chiedendo al presidente della Regione di sollevare la questione di legittimità costituzionale». Lo ha detto l’assessore fiorentino al bilancio Lorenzo Perra intervenendo oggi in Consiglio comunale per illustrare le azioni che Palazzo Vecchio intende intraprendere.
«Non è legittimo che si mini la fiducia fra le istituzioni su cui si regge un ordinamento democratico – ha aggiunto Perra -. Questa posizione viola i principi di leale e reciproca collaborazione fra soggetti costitutivi della Repubblica e dei principi di equiordinazione sanciti dall”articolo 114 della Costituzione, nonché lesivo degli articoli 5 e 119 del dettato costituzionale».
Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri di Fdi Francesco Torselli e di Fi Jacopo Cellai. «Il comune di
Firenze non ha perso i fondi per le periferie perché il governo nazionale è brutto e cattivo, ma perché i progetti presentati, a differenza ad esempio di quelli avanzati dal comune di Grosseto, non si sono classificati ai primi 25 posti del bando di gara – hanno spiegato Cellai e Torselli -. Su questa battaglia noi stiamo con Anci e con i sindaci italiani. Non stiamo con il Comune di Firenze che, prima presenta progetti insufficienti, poi approva interventi di quattro volte più costosi rispetto ai finanziamenti previsti. E infine tenta di mascherare i propri errori fingendosi Don Chisciotte contro i mulini a vento».