Pensioni d’oro: «Taglieremo sopra i 4.500 euro netti al mese». L’annuncio del capogruppo M5S D’Uva

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Pensioni d’oro: ecco l’ultima sparata dei grillini. Saranno tagliate le pensioni, considerate d’oro, sopra i 4.500 euro. Ossia un compromesso fra i 5 mila euro netti indicati nel contratto di governo e i 4mila che voleva Di Maio. Un taglio così, fatto, come si diceva una volta, un tanto al chilo. Che poi non potranno essere 4.500 netti precisi perchè dovranno essere calcolate le tasse locali, che non figurano, e il fatto che esistono pensioni calcolate con la quattordicesima. Ma vai avanti lo stesso, con tanti saluti ai diritti acquisiti e ai contributi di chi ha pagato per oltre 40 anni. La Lega è d’accordo? Resta, in ogni caso, la Corte Costituzionale. La sciatemi comunque ripetere un concetto che non ha niente di politico ma si basa su una constatazione pratica, cioè di governo: in che mani siamo finiti!

Ma ecco le parole testuali di Francesco D’Uva, capogruppo M5S alla Camera: «Tra gli assurdi privilegi voluti dalle vecchie forze politiche, che hanno contribuito ad aumentare il divario tra ricchi e poveri, ci sono anche le pensioni d’oro. Ma abbiamo una bellissima notizia da darvi: così come già fatto alla Camera con i vitalizi, ci apprestiamo a tagliare anche le pensioni d’oro!. Senza dubbio nel nostro Paese c’è bisogno di maggiore equità sociale visto che per troppo tempo pochi individui hanno goduto di vergognosi privilegi, mentre il resto della popolazione ha subito le ingiustizie della vecchia politica. Nel contratto di governo avevamo inserito il taglio delle pensioni d’oro superiori ai 5 mila euro netti. Oggi, con grande soddisfazione, possiamo annunciarvi che abbiamo abbassato il tetto: taglieremo le pensioni d’oro superiori ai 4500 euro netti. Questo ci permetterà di innalzare in maniera sostanziosa anche le pensioni minime. Ovviamente il taglio riguarderà solamente la parte non contributiva, che tradotto significa: percepirai in base a quanto hai effettivamente versato. Non 1 euro in più, né 1 euro in meno. Stiamo lavorando per concretizzare le nostre battaglie storiche che abbiamo inserito nel contratto di Governo. Come sempre il nostro unico interesse rimane la tutela esclusiva dei cittadini».

Ripeto: si tratta di un annuncio ancora senza capo nè coda, roba buona solo per i social, ma senza quelle precisazioni che servono per capire meglio e che, probabilmente, interessano anche all’esperto di pensioni della lega, Brambilla, assai critico contro la sparata grillina che, appunto, non ha senso e appare slegata da qualsiasi considerazione pratica e capace di apparire in un testo legislativo. Non dimentichiamo che D’Uva è lo stesso che aveva parlato di taglio alle pensioni parlando di contributi ma che, in realtà, aveva presentato, insieme al leghista Molinari, un testo basato esclusivamente sulla data di pensionamento. Ecco perchè mi chiedo se D’Uva, stavolta, abbia seriamente considerato l’annuncio che stava facendo.

Sandro Bennucci

 

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