Genova: nuovo ponte pronto a ottobre 2019. Procura: i nomi dei 20 indagati per il crollo

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L’annuncio è di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario per l’emergenza: «Entro ottobre 2019, novembre al massimo, Genova avrà un nuovo ponte sul torrente Polcevera». Alla presentazione del progetto del nuovo viadotto l’architetto Renzo Piano. Ancora Toti: «Il nuovo Morandi non può essere un ponte normale, visto il dolore che ha provocato, vogliamo costruire un simbolo per il futuro della città. Il progetto di Piano rappresenta l’essenzialità ligure ricca di significato, sarà costruito velocemente». «Il ponte dovrà durare mille anni e dovrà essere d’acciaio – ha detto l’archistar Renzo Piano presentando il progetto – Certo, in questo progetto c’e’ qualcosa di una nave. Perché c’è qualcosa di Genova». I vertici di Arcelor Mittal, nuovi proprietari dell’Ilva, si sono detti disponibili a fornire l’acciaio indispensabile alla ricostruzione del ponte Morandi, ha annunciato Toti. L’acciaio sarà lavorato dallo stabilimento Ilva di Genova Cornigliano.

INCHIESTA – Complessivamente ci sono venti indagati per il crollo di ponte che il 14 agosto scorso ha causato 43 morti. Le accuse contestate sono disastro colposo, omicidio colposo stradale plurimo e omicidio colposo aggravato dalle violazioni delle norme anti infortunistiche. Sono nove i dirigenti di Autostrade che stanno ricevendo l’avviso di garanzia per il crollo ponte Morandi a Genova. Sono: Giovanni Castellucci ad; Paolo Berti direttore operativo centrale; Paolo Strazzullo responsabile progetto retrofitting; Michele Donferri Mitelli direttore settore manutenzione; Mario Bergamo ex direttore della manutenzione fino al 2016; Stefano Marigliani direttore 1/o tronco; Riccardo Rigacci ex direttore 1/o tronco; Fulvio Di Taddeo responsabile controllo viadotti; Massimo Meliani responsabile rapporti con consulenti.Sono due gli indagati della società Spea Engineering, controllata da Autostrade, che studiò gli interventi su ponte Morandi. Si tratta di Emanuele De Angelis, direttore tecnico e Massimiliano Giacobbi responsabile del progetto retrofitting del viadotto.

MINISTERO – delle Infrastrutture e dei Trasportirisultano indagati Vincenzo Cinelli, capo della direzione generale del Mit, il suo predecessore Mauro Coletta e Bruno Santoro, dirigente della direzione generale.

PROVVEDITORATO – Al provveditorato delle opere pubbliche di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta sono indagati Roberto Ferrazza, il provveditore e Salvatore Bonaccorso, un dirigente. Poi ci sono i componenti del comitato tecnico che analizzò il progetto di retrofitting del viadotto presentato da Autostrade: Mario Servetto, Giuseppe Sisca, Antonio Brencich. Ferrazza e Brencich erano nella Commissione ispettiva sul crollo voluta dal Mit. Il primo è stato rimosso, il secondo si è dimesso. Per l’Ufficio ispettivo genovese c’è Carmine Testa, capo ufficio territoriale.

PROCURA – Il procurato capo Francesco Cozzi ha annunciato: «A breve chiederemo l’incidente probatorio. L’iscrizione viene fatta proprio contestualmente per la necessità di effettuare un atto garantito». Cozzi ha precisato che non è escluso che l’elenco possa allungarsi: «Al momento la lista è questa, poi qualora emergessero ulteriori profili dalla prosecuzione delle indagini questo verrà valutato, anche eventualmente in corso di incidente probatorio come prevede il codice».

Ernesto Giusti

 

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