Papa Francesco: «Silenzio e preghiera davanti a chi cerca scandalo». E’ la replica a monsignor Viganò

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Silenzio e preghiera sono le risposte del Papa agli attacchi che vengono da monsignor Viganò. «La verità è mite, la verità è silenziosa, con le persone che cercano soltanto lo scandalo, che cercano soltanto la divisione, l’unica strada da percorrere è quella del silenzio e della preghiera». Lo ha sottolineato papa Francesco, riprendendo la celebrazione della messa nella cappella della Casa Santa Marta dopo la pausa estiva. Le parole del Papa arrivano mentre imperversano ancora le discussioni sulla testimonianza dell’ex nunzio negli Stati Uniti, mons. Carlo Maria Viganò.

«Il Papa – riferisce il sito della Santa Sede Vatican News – è partito dall’odierno Vangelo di Luca, in cui Gesù, tornato a Nazareth, viene accolto con sospetto. La narrazione evangelica permette, dunque, di riflettere sul modo di agire nella vita quotidiana, quando ci sono dei malintesi e di comprendere come il padre della menzogna, l’accusatore, il diavolo, agisce per distruggere l’unità di una famiglia, di un popolo. «Giunto nella sinagoga, Gesù è accolto da una grande curiosità: tutti vogliono vedere con i propri occhi le grandi opere di cui è stato capace in altre terre. Ma Gesù usa solo la Parola di Dio, un’abitudine che adotta anche quando vuol vincere il Diavolo. Ed è proprio questo atteggiamento di umiltà che lascia spazio alla prima parola-ponte», ha chiarito il Papa, una parola che semina il dubbio, che porta a un cambio di atmosfera, dalla pace alla guerra, dallo stupore allo sdegno. Con il «suo silenzio Gesù vince i cani selvaggi, vince il diavolo che aveva seminato la menzogna nel cuore».

«Non erano persone, erano una muta di cani selvaggi che lo cacciarono fuori dalla città – ha detto -. Non ragionavano, gridavano. Gesù taceva. Lo portarono sul ciglio del monte per buttarlo giù. Questo passo del Vangelo finisce così: ‘Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino’. La dignità di Gesù: con il suo silenzio vince quella muta selvaggia e se ne va. Perché non era arrivata ancora l’ora. Lo stesso accadrà Venerdì Santo: la gente che Domenica delle Palme aveva fatto festa per Gesù e gli aveva detto ‘Benedetto Tu, Figlio di Davide’, diceva ‘crucifige’: avevano cambiato. Il diavolo aveva seminato la menzogna nel cuore, e Gesù faceva silenzio».

 

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