Fisco: la tassa regionale sulla benzina contraria al diritto Ue. Lo sostiene la Commissione

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La Commissione europea vuole che l’Italia elimini l’imposta regionale sulla benzina perché sarebbe contraria al diritto dell’Unione. La richiesta è stata messa per iscritto in una lettera di messa in mora inviata alle autorità italiane, prima tappa della procedura d’infrazione che, nel suo ultimo stadio, potrebbe portare il Paese davanti alla Corte di giustizia Ue. L’Irba (Imposta regionale sulla benzina per autotrazione) è in vigore dal primo gennaio 2012 – il periodo del Governo Monti – e corrisponde a una tassa di circa 2 centesimi su ogni litro di carburante erogato. Fu una tassa inventata dal governo cd. salvaitalia, concordata fra compagnucci della parrocchietta e benedetta da Napolitano, al fine di soddisfare le esigenze delle voraci regioni. Si tratta di un’imposta che «non persegue scopi specifici, ma punta solo a obiettivi di bilancio, cosa contraria al diritto dell’Unione», scrive la Commissione in una nota, squalificando il provvedimento dell’ex premier bocconiano e ex Commissario Ue (bella figura!). L’Italia ha ora due mesi per rispondere all’invito di Bruxelles, che potrebbe anche decidere di portare avanti la procedura d’infrazione inviando a Roma un parere motivato.

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