Calcio storico: Rossi 10 cacce e mezza, Viola (squadra mista) 4 e mezza. Domenica si fa sul serio: Bianchi-Verdi

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Niente Azzurri in piazza Santa Croce, per protesta contro le squalifiche dell’anno scorso. Semifinale data vinta ai Rossi in partenza, che comunque si sono largamente imposti per 10 cacce e mezza a 4 mezza nella gara-esibizione contro una volenterosa formazione mista di giovani Bianchi e Verdi, occasionalmente in maglia … Viola. Il Comune, per non dover saltare la prima partita, aveva appunto chiesto a Bianchi e Verdi di mettere su una formazione che ovviamente non poteva essere molto amalgamata. Una formazione da far giocare contro i Rossi che erano stati sorteggiati, il giorno di Pasqua, prima dello Scoppio del Carro, contro gli Azzurri. La Colombina, come si ricorderà, non tornò indietro dopo aver incendiato il Brindellone. Oscuro presagio? Forse. L’assenza di un colore è una ferita per il Calcio fiorentino. Lasciamo perdere ragioni o torti: il fatto è che le esibizioni, nel gioco di Fiorenza, non hanno molto senso. E’ vero che tutti i ragazzi scesi in campo, quelli della «cantera rossa», preparati dal mitico Ciara, e quelli bianchi e verdi, per nulla sprovveduti e anzi ben disposti anche nei testa a testa, hanno mostrato piglio e conoscenza del gioco. Ma è altrettanto vero che in Santa Croce (come una volta in piazza della Signoria o in Boboli) ci vuole il clima della partita vera per dare un senso alla competizione. L’ho sempre detto e scritto: il Calcio storico deve rifarsi alla storia, alla tradizione che risale al 17 febbraio 1530, altrimenti non appassiona. E senza passione addio Calcio. L’«amichevole» è una contraddizione in termini: come fa a essere amichevole una competizione dove comunque ci si prende a calci e pugni?

MAGNIFICI – In tribuna ospiti d’onore scelti bene. Magnifico messere il viso scavato e ormai noto, di Luigi Ciatti, il babbo di Niccolò, barbaramente ucciso in discoteca, in Spagna. Un uomo che vuole giustizia. Gli spettatori (larghi spazi vuoti, ma era prevedibile) gli hanno tributato un commosso applauso. Così come c’è stato un convinto battimani per la leggiadra madonna: Alia Guagni, capitana della Fiorentina women. Selfie di Nardella con tutt’e due. Corteo schierato. Poi il colpo di colubrina e via. Arbitro Luca Capasso. Primi scambi di pugilato dopo il lancio della palla. Il nuovo regolamento ammette il testa a testa ma non più la rissa totale. O i le ammicchiate sopra chi ha la palla. Il colpo d’occhio mostra quindi tanti gruppettini di calcianti uno sopra l’altro placcati a terra. Non è difficile,per chi resta in piedi con la palla in mano, saltare gli ostacoli e andare in caccia.

La tribuna dei tifosi Rossi, sotto la basilica di Santa Croce

ROSSI – I Rossi appaiono subito più compatti. E dopo 5′ vanno in vantaggio con Paco.Vi chiederete: fai la cronaca anche di una partita esibizione? Sì, il Calcio storico merita rispetto anche da chi lo racconta. E naturalmente meritano rispetto i ragazzi scesi in piazza. I Viola reagiscono ma sbagliano: perdendo mezza caccia. Quindi Luigi Lopez fima la sua prima caccia della serata. Imitato da Vieri Fattori e da Gomizza. E’ il quarto d’ora e siamo già 4 cacce a mezza. I ragazzi in viola non si arrendono. Niccolò Ricci (20′) segn una bella caccia. Risultato: 4 cacce a 1 e mezza. Passano altri due minuti e Gomizza si ripete. Siamo 5 cacce a una mezza. I biancoverdi rendono la partita comunque spettacolare anche se, per ovvii motivi, non appassionante. Cherici va in caccia. Ma Vice (soprannome di un rosso) fa 6 cacce a 2 e mezza. Poi anche i biancoverdi sbagliano: 6 cacce e mezza a 2 e mezza. Luigi Lopez segna ancora: 7 cacce e mezza a 2 e mezza.

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VIOLA – Si galoppa verso il finale. I Viola volgiono dare un senso alla loro prestazione. E vanno in caccia due volte. Chi è riuscito a vedere (dalla postazione dei giornalisti era un problema vedere tutto il campo …) mi ha riferito che il protagonista è stato, in entrambi i casi, Cherici. Mi fido e scrivo il suo nome. Ma i Rossi vogliono realmente marcare la differenza e arrivano a 10 cacce e mezza con le ultime tre messe a segno da Gomizza (bravo a smarcarsi e a trovarsi all’appuntamento con l’ultimo passaggio), di nuovo da Luigi Lopez e Alaimo. E’ il 45′. Mancherebbero 5′ lla fine. Ma arbitro e giudici di campo stabiliscono che può finire qui. Tanto, questa volta, la bianca vitella non la vince nessuno. E domenica partita vera: semifinale Bianchi-Verdi. Chi vince sfiderà i Rossi (la squadra titolare) il 24 giugno, festa del patrono, San Giovanni. In ogni caso state attenti al comandoooo. E viva Fiorenza. Sempre.

Sandro Bennucci

 

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