Aliquote Irpef: dopo tante promesse di riforme e riduzione restano invariate

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Mentre la politica è impegnata nella stesura del contratto di governo Lega-M5S per la formazione di un esecutivo da sottoporre al Quirinale, che sembra ancora di là da venire, la riforma dell’Irpef che era nei programmi del governo Renzi è stata rinviata a data da destinarsi. Le aliquote 2018 restano dunque invariate, così come gli scaglioni di reddito. Visto che sono prossime le scadenze per la dichiarazione dei redditi, è opportuno forse fare un po’ di chiarezza, dopo la confusione creata da flat tax e altre proposte del genere.

In soldoni, gli scaglioni restano 5, con aliquote invariate, e le detrazioni pure. Vediamole insieme:

PRIMO SCAGLIONE – Reddito tra 0 e 15.000 euro
Riguarda i contribuenti con un reddito compreso tra 0 euro e 15.000 euro. In questo caso l’aliquota IRPEF è del 23%, che corrisponde – nel caso di massimo reddito per questa fascia – ad una tassazione di 3.450 euro. Facendo un rapido calcolo, nella prima fascia sono ricompresi tutti i lavoratori che percepiscono un reddito non superiore a 1.250 euro.

SECONDO SCAGLIONE – Reddito tra 15.001 e 28.000 euro
Comprende i redditi tra da 15.001 euro a 28.000 euro. L’aliquota riservata a questa fascia è del 27%, con una tassazione – nel caso di reddito più alto – di 6.960 euro. È importante evidenziare che a partire dal secondo scaglione in poi (quindi in caso di reddito maggiore rispetto a quello con aliquota base), si applica l’aliquota successiva solo per la parte eccedente di reddito.

TERZO SCAGLIONE – Reddito tra 28.001 e 55.000 euro
E’ quello compreso tra 28.001 euro e 55.000 euro. L’aliquota IRPEF è fissata al 38% sulla soglia eccedente la seconda (ossia si applica il 38% solo per la quota di reddito che supera i 28mila euro).

QUARTO SCAGLIONE – Reddito tra 55.001 e 75.000 euro
Coinvolge tutti i contribuenti da 55.001 euro a 75.000 euro. Per questi contribuenti, l’aliquota IRPEF sulla quota eccedente il precedente scaglione è del 41%.

QUINTO SCAGLIONE – Reddito sopra i 75.000 euro
Oltre i 75.000 euro di reddito, ovvero per il quinto ed ultimo scaglione di reddito, l’aliquota IRPEF è pari al 43%. I contribuenti che percepiscono un reddito annuo eccedente i 75 mila euro dovranno corrispondere 25.420 euro più il 43% sul reddito eccedente.

DETRAZIONI FISCALI
Nella dichiarazione dei redditi il Governo ha mantenuto le detrazioni fiscali al 19% (dal 2018 il quadro si arricchisce di nuove voci di spesa detraibili), proporzionali ai consueti scaglioni di reddito.

Ricordiamo che, in base alle regole attuali, non modificate, il reddito complessivo totale dichiarato dagli italiani (anno d’imposta 2016) ammonta a circa 843 miliardi di euro (+10 miliardi rispetto all’anno precedente) per un valore medio di 20.940 euro, in aumento dell’1,2% rispetto al reddito complessivo medio dichiarato l’anno precedente. I redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’82% del reddito complessivo dichiarato; il reddito da pensione, rappresenta circa il 30% del totale del reddito complessivo. Il 45% dei contribuenti italiani dichiara fino a 15.000 euro e versa il 4,2% dell’Irpef totale mentre i Paperoni con oltre 300.000 euro di reddito sono 35.000 mila (lo 0,1%). Oltre 10 milioni di persone in Italia hanno un’imposta netta pari a zero. È quanto emerge dall’analisi delle statistiche fiscali relative alla dichiarazione 2017 (anno d’imposta 2016) diffuse dal Mef.

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