L’incidente dei giorni scorsi aveva provocato fibrillazioni. Così hanno voluto fare un viaggio di prova, rapido e senza contrattempi, da Careggi alla stazione di Santa Maria Novella. Protagonisti il sindaco Dario Nardella e la commissaria europea per le politiche regionali, Corina Cretu, insieme al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sono saliti sul tram durante i test per provare sul campo come funzionerà il tram. Presenti anche l’assessore alla mobilità, Stefano Giorgetti, e l’assessore regionale alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, oltre a Fabrizio Bartaloni, presidente del consorzio Tram spa e ai vertici delle aziende impegnate nei lavori, e al viceministro alle infrastrutture e ai trasporti, Riccardo Nencini. Intanto arrivano le notizie, diffuse dall’assessore Giorgetti: le ditte confermano le date della messa in esercizio della linea 3 (da Careggi alla Stazione) per il 30 giugno e della linea 2 (da Peretola alla Stazione) a fine agosto.
«Con questo viaggio – sottolinea il sindaco Nardella – abbiamo voluto far vedere all’Unione Europa quello che siamo stati capaci di fare perché è doveroso fare un rendiconto non solo formale ma anche sostanziale della nostra capacità di spendere i fondi europei. Siamo soddisfatti perché attraverso la commissaria europea Cretu abbiamo un impegno strategico dell’Unione europea a favore del completamento di tutto il sistema tramviario e abbiamo la conferma
della disponibilità di ulteriori 40 milioni di euro, che passeranno attraverso i fondi Por, per l’inizio della linea 4 verso Campi Bisenzio e la prosecuzione della linea 2, che arriverà a Peretola e finirà a Sesto Fiorentino al Polo scientifico – osserva Nardella – E a questi si aggiungeranno i 40 milioni di euro in arrivo dalla Regione. Questo impegno per noi significa moltissimo – aggiunge il sindaco Nardella – perché la Commissione europea ha confermato che la Toscana
e Firenze sono le realtà migliori d’Italia dal punto di vista della serietà e capacità di spendere i fondi europei che vengono assegnati per le nostre opere, come nel caso della tramvia. In un Paese dove, purtroppo, si sente sempre dire che si perdono i fondi europei perché non si realizzano le opere infrastrutturali per le quali sono destinati. Firenze ancora una volta è un esempio in controtendenza e di questo devo ringraziare i tecnici, le ditte e i fiorentini».
Sandro Bennucci