Fiorentina: non bastano tre gol di Veretout. La Lazio vince: 3-4. Fatale l’espulsione di Sportiello: disastro Dragowski

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Escono a testa bassa, i giocatori della Fiorentina. Ma fra gli applausi di tutto il Franchi. Onore nella seconfitta: la prima dopo otto risultati utili consecutivi (sei vittorie e due pareggi). Europa meno vicina, ora. La Lazio vince (3-4) una partita rocambolesca che i viola perdono per ingenuità. A cominciare dall’inizio, quando Sportiello quasi all’inizio, ha parato un tiro di Immobile fuori area. Rosso diretto. Pioli ha tolto Eysseric per mandare in campo il secondo portiere, Dragowski. Un disastro! Almeno due dei quattro gol laziali sono dovuti alla sua inesperienza. Che ha fatto passare in secondo piano la strepitosa partita di Veretout, autore di una fantastica tripletta. La Fiorentina, in vantaggio due a zero eppoi tre a due, avrebbe vinto la partita grazie alle prodezze del francese, se il portierino polacco avesse evitato di subire in maniera goffa e inverosmile il secondo gol della Lazio di Caceres e il terzo di Felipe Anderson. A questo punto fatemi citare l’arbitro Damato: apparso in confusione completa e con la schizofrenia da cartellino. E anche da Var. Forse ha ecceduto nel concedere il rigore che ha permesso a Veretout di segnare il secondo gol viola, ma ha annullato un gol di Simeone che non sembrava affatto in fuorigioco. Da aggiungere l’ammonizione a Pezzella, già diffidato, che salterà la trasferta di sabato con il Sassuolo. Sarà dura, ora, centrare l’Europa. E Pioli? Mi ha lasciato perplesso la scelta di lasciare fuori, all’inizio, Benassi e Saponara. Poi avrebbe dimostrato di aver ragione quando la Fiorentina si è trovata in vantaggio, ma la squadra ha pagato alla istanza le scelte dell’allenatore. Motivo? Troppo dispendioso il gioco dei viola. Che alla fine sono finiti alla mercè della maggior cifra tecnica della Lazio. In particolare di Luis Alberto e Felipe Anderson. Fiorentina ingenua, sì, da tutti i punti di vista. Se avete la pazienza di leggere la cronaca ve ne renderete conto.

SPORTIELLO – Sorpresa nella Fiorentina: Pioli tiene fuori Benassi, schiera a centrocampo solo Dabo e Veretout con tre (presunti) trequartisti, Gil Dias, Eysseric e Chiesa alle spalle di Simeone. Fuori anche Saponara. Nella Lazio, squalificato Radu, all’ultimo istante Inzaghi è costretto a rinunciare a Parolo. Al suo posto Murgia. Fiorentina tonica, portata a scavalcare il centrocampo per entrare in contatto subito con la difesa biancazzurra, teoricamente meno granitica per l’assenza di Radu. Colpo di scena dopo sei minuti: Sportiello esce dall’area per aiutare Pezzella alle prese con Immobile. Ciro tira: Sportiello la prende con le mani. L’arbitro fischia la punizione, poi estrae il rosso. Sportiello espulso. La curva Fiesole grida: insensibile, insensibile. Proteste viola, ma niente da fare. Finisce qui anche la partita di Eysseric: Pioli lo toglie per mandare in porta Dragowski. Ahi, si comincia male. Però la Fiorentina sembra scuotersi subito: Chiesa scappa da metà campo e tira. Respinge la difesa. Arriva Veretout ch serve di nuovo Chiesa, lui scatta bene ma la sua conclusione va oltre la traversa di una ventina di centimetri. E Pioli si dispera: ricomincia la sagra degli errori?

L’esultanza di Jordan Veretout, autore di 3 gol

VERETOUT – Ma arriva subito un altro colpo di scena: rimessa lunga di Dragowski per Chiesa che cerca di arrivare sul pallone prima di Murgia, che lo pressa da vicino. Federico cade. L’arbitro si precipita e alza il rosso per Murgia (14′) considerando il suo come fallo da ultimo uomo. Punizione diretta. Batte Veretout: pallone nell’angolo alto alla destra di Strakosha. Imparabile. Fiorentina in vantaggio. E’ il 16′. Mamma mia quante emozioni in pochi minuti.

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ASTORI – La Lazio reagisce e attacca. De Vrij si trova il pallone giusto a pochi metri da Dragowski. Tira, ma trova nella sua traiettoria Pezzella che respinge in angolo. Pericolo scampato, ma partita avvicente. Tanto che la curva Fiesole si rende conto solo ora (e siamo al 21′) di non aver celebrato Astori al fatidico tredicesimo minuto. Giustificati: stava succedendo di tutto allo scoccare del minuto tredici. La Lazio riprende il pallino del gioco. La Fiorentina si difende a tre (Milenkovic-Pezzella-Vitor Hugo) perchè Biraghi sale ad aiutare i centrocampist. E Gil Dias scala a coprire Lukaku. Inzaghi toglie De Vrij e manda in campo Felipe Anderson. Lazio lanciata a rete Milenkovic mura Immobile.

VERETOUT BIS – Partita in crescendo. Biraghi (29′) entra in area e viene a contatto con Luis Felipe. Rotola a terra Biraghi. L’arbitro punta il dito sul dischetto del rigore. I laziali non protestano. Rivedo l’azione al display. Onestamente qualche dubbio sull’esistenza del rigore i viene. Ma ogni pensiero viene scacciato da Veretout: va perentorio sul dischetto e infila il pallone alla destra di Strakosha. Due a zero al 31′. Ma non crediate che i colpi di scena siano finiti. Al 36′ Luca Leiva va giù in area e finisce contro le gambe di Vitor Hugo. Rigore? Suspence. L’arbitro chiede l’intervento del Var e va a rivedere personalmente l’azione al monitor. Torna e va cenno di proseguire. Niente rigore. Simone Inzaghi s’arrabbia e pare dica qualcosa di esante al quarto uomo. Damato se n’accorge, va vicino all’allenatore della Lazio, gli dà la mano e lo invita ad accomodarsi fuori. Espulso (36′).

Luis Alberto: doppietta e migliore in campo della Lazio

LUIS ALBERTO – Ma la Lazio arriva ugualmente al gol. Intervento di Pezzella fuori area su Immobile. Punizione diretta. Batte Luis Alberto e il pallone va a finire nell’angolo alto alla sinistra di Dragowski, che guarda sbalordito. Due a uno al 39′. Tutto riaperto. La partita è ancora lunga. La Lazio riprende padronanza di se stessa. L’ingresso di Felipe Anderson dà nuova spinta. La Fiorentina, tecnicamente meno attrezzata, deve correre tanto per coprire spazi che si aprono.

CACERES – E purtroppo arriva anche il pareggio. Angolo di Felipe Anderson, difesa viola quasi immobile: Caceres salta più alto di tutti e colpisce bene di testa. Pallone però non impossibile: Dragowski se lo vede sbattere addosso, smanaccia per allontanarlo ma il suo intervento, goffo e fuori tempo, non riesce ad evitare che la sfera finisca in rete ballonzolando. Due a due al 46′. Ahi, ahi: da due a zero a due a due. No, Fiorentina, così no. E’ vero che il primo tempo è stato pazzo e scoppiettante, ma sul due a zero serviva un altro approccio alla partita. I viola si sono fatti invece sorprendere dalle giocate di Felipe Anderson, buone ma non imprevedibili.

VERETOUT TRIS – In avvio di presa Lazio subito pericolosa. Anderson e Milinkovic Savic premono da destra. Biraghi è in affanno. Replica rabbiosa della Fiorentina: Dabo mette in azione Gil Dias, pallone respinto alto in area, quando ricade ci si avventa Simeone che lo mette dentro. L’arbitro indica che è fuorigioco. Poi chiede l’aiuto del Var che lo conforta: gol da annullare. Io riguardo due volte l’azione sul monitor e francamente non mi sembrava fuorigioco. Quindi il miracolo di Veretout al : recupera un pallone a tre quarti, lo difende, entra in area evitando due avversari, poi calcia di potenza battendo ancora Strakosha. Tripletta di Jordan. Sale a otto gol in campionato. Più due in Coppa Italia. Sì, cari tifosi viola, possiamo cantare la Marsigliese in onore di questo ragazzo.

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VAR BIS – Però non basta. Al 14′ Immobile scappa verso l’area viola. Pezzella lo ostacola in area, Ciro va giù. Damato concede il rigore. Salvo tornare sui suoi passi per l’intervento del Var. Immobile era in fuorigioco netto quando è scattato. Niente rigore. Si prosegue sul 3-2, squa lunghissime. Ma quanto batticuore! Che continua al 23′: Simeone riesce a difendere un bel pallone, ma non lo mette dentro. Strakosha para.

FELIPE ANDERSON – Rovesciamento di fronte: Felipe Anderson recupera un pallone al limite dell’area e lo spedisce alla sinistra di Dragowski che si tuffa in grave ritardo. Incredibile: 3-3 al 25′! E purtroppo non basta. La difesa della Fiorentina va in bambola: Luis Alberto (28′) riesce ad anticipare Pezzella e batte nuovamente Dragowski ormai completamente imbambolato. Nel frattempo è uscito Simeone: al suo posto Falcinelli. Ma la Fiorentina sta subendo. Pioli prova la carta Saponara: fuori Gil Dias.

PEZZELLA – Sale la stanchezza e la maggior qualità della Lazio porta spesso il pallone nella tre quarti viola. Chiesa si becca un’ammonizione che poteva evitare: protesta platealmente per un pallone uscito nettamente. Aggiungo che prima era stato ammonito Pezzella: salterà la partita in trasferta con il Sassuolo (sabato alle 18) perchè era diffidato. La Lazio inserisce Caicedo al posto di Immobile che prima di uscire saluta mezza squadra, perdendo platealmente tempo. I minuti di recupero sono 5. Destinati ad aumentare per un infortunio a Strakosha e un parapiglia fra giocatori per una rimessa laterale. La Lazio cerca di non giocare più. Mischia in area laziale. Arriva anche Dragowski. Niente da fare. Prima sconfitta dopo otto risultati utili consecutivi: sei vittorie e due pareggi. Purtroppo l’Europa si allontana.

Sandro Bennucci

 

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