Lautenschläger a Firenze promuove le banche italiane

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«Negli ultimi 3-4 anni possiamo valutare il sistema bancario italiano come molto migliorato: la quota degli Npl è diminuita in maniera considerevole, la redditività è aumentata e si vedrà con la pubblicazione dei bilanci delle varie banche». Questa la valutazione di Sabine Lautenschläger, membro del board esecutivo della Bce, che ieri a Firenze ha tenuto una lectio magistralis alla Florence School of banking and finance.

«Non è compito dei vigilanti – ha sottolineato la rappresentante tedesca della Bce – tenere in vita singole banche: soprattutto, non dobbiamo abbassare i nostri standard per venire incontro ai bisogni della banca più debole». Le banche, secondo Lautenschläger, «devono poter fallire, altrimenti l’economia soffrirà nel lungo periodo: ma se le banche falliscono, devono farlo in una maniera ordinata, altrimenti sarà la stabilità finanziaria a soffrire nel breve periodo».

L’evento è stato aperto dal presidente della Fondazione Cesifin Giuseppe Morbidelli, e concluso da Giuseppe Rogantini Picco (Fondazione Cr Firenze) e Vincenzo Grassi, segretario generale dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, l’istituzione che ha dato vita alla Fbf.

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