Arezzo, stop ai venditori abusivi di mimose

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Alla vigilia della Festa della donna, Confesercenti rinnova l’appello: “maggiori controlli da parte delle Forze dell’Ordine per evitare il proliferare in strada dei venditori abusivi”. “Un danno per la categoria dei fioristi – spiega Lucio Gori responsabile di Assofioristi – ed una concorrenza sleale che ha bisogno di essere contrastata”. “L’associazione di categoria – aggiunge Gori – ipotizza per le prossime ore l’invasione del numero di venditori irregolari che, secondo le segnalazioni dei nostri operatori, sono in aumento soprattutto ad Arezzo, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e comunque in tutto il territorio provinciale. I venditori abusivi si muoveranno per le strade e nelle aree dove giovedì sono previsti i mercatini rionali. Nel giorno della festa della donna, gli ambulanti allestiranno le bancarelle a Camucia e a Montevarchi: il rischio è che gli ambulanti regolari si vedano affiancare dagli irregolari che propongono mimose. Il fenomeno si presenterà anche ai semafori, nei parcheggi dei grandi centri commerciali. Gli abusivi fermeranno le auto, i pedoni vendendo mimose, rose e bouquet vari di dubbia provenienza. Il danno per le imprese del settore, sia ambulanti che in sede fissa, è evidente. Il lavoro delle attività del nostro comparto, ormai, è sempre più legato a celebrazioni e feste come l’8 marzo e San Valentino, due eventi che da soli valgono circa il 10-15% del fatturato complessivo del settore. Per questo chiediamo che siano previsti pattugliamenti di agenti in divisa per scoraggiare gli abusivi e sequestrare la merce venduta in modo irregolare. Abbiamo scritto alle amministrazioni locali, ai sindaci e ai comandanti delle locali polizie municipali chiedendo un impegno extra contro il fenomeno: servono più controlli per fermare il dilagare dell’abusivismo, soprattutto in questi periodi di importanza cruciale per i nostri operatori, o gli irregolari metteranno sempre maggiormente a rischio il nostro settore”.
“Chi svolge l’attività di fiorista – conferma Gori di Confesercenti – puntualmente si vede danneggiato dal fenomeno dell’abusivismo e chiede di poter lavorare senza concorrenza sleale. Dopo un San Valentino già positivo per il mercato dei fiori, gli operatori hanno buone speranze anche per la Festa della donna: i dati statistici in nostro possesso ci spingono ad affermare che nei prossimi due giorni, gli italiani dovrebbero acquistare circa 12 milioni di ramoscelli di mimosa; un dato nella media dello scorso anno. Al tempo stesso l’esperienza ci suggerisce che ci sarà un effetto richiamo per i venditori abusivi, che nel corso dell’anno sottraggono in media circa 400 milioni di euro al commercio al dettaglio legale di fiori; è quanto stima Assofioristi, l’Associazione dei Fioristi Confesercenti, sulla base di un’indagine condotta con Ref ricerche”. Ma quanto costerà mediamente un ramoscello di mimosa? “Nessun rincaro – garantisce Gori – nonostante il previsto aumento della domanda e le condizioni meteo avverse. Il gelo degli ultimi giorni ha fortemente danneggiato la produzione – ma il prezzo delle mimose non subirà rialzi, rispetto agli anni passati. Per un ramoscello semplice si spenderanno in media tra i 3 ed i 5 euro, oltre 7 per le qualità più pregiate e di grandi dimensioni. Il costo unitario di un bouquet composto da mimose, tulipani ed altri fiori di stagione, invece, parte dai 15 euro salendo secondo i desideri della clientela”.

 

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