Il gap fra centrosinistra e centrodestra in Toscana si riduce a circa due punti percentuali: è il verdetto delle elezioni politiche che si va delineando nella regione, e che traccia uno scenario inedito. I candidati del centrodestra infatti sono in vantaggio sulla coalizione guidata dal Partito democratico in sette collegi uninominali su 14 per la Camera, e in 4 collegi su 7 per il Senato.
Il Pd, facendo segnare un risultato intorno al 30,7% al Senato, perde quasi dieci punti rispetto al 2013 (39,52%), e l’intera coalizione passa dal 46,43% di cinque anni fa al 34,33%, con 250 sezioni su 3.954 ancora da scrutinare. Non sfonda però Liberi e Uguali, che si ferma al 4,5%. All’interno del centrodestra la Lega è il primo partito (17,74%), mentre il Movimento 5 Stelle è la seconda forza politica in Toscana con il 24,34% dei consensi. In termini di macroaree, il centrodestra ottiene i migliori risultati sulla costa e al sud, mentre il centrosinistra fa cappotto nei collegi della città metropolitana di Firenze.
«Il sistema di potere del centrosinistra in Toscana è saltato», afferma Stefano Mugnai, coordinatore regionale di Forza Italia. «Gli elettori hanno parlato in modo chiaro ed incontrovertibile, hanno vinto i populisti ed il Pd ha perso», scrive su Facebook Andrea Marcucci, senatore democratico uscente arrivato terzo nel suo collegio dietro i candidati di centrodestra e M5s.