Fiorentina, torna la vittoria nel gelo del Franchi: 1-0 al Chievo. Gol di Biraghi. Infortuni a Chiesa e Falcinelli

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Torna alla vittoria dopo quasi tre mesi, la Fiorentina nello stadio Franchi gelato dal vento siberiano Buran. Era dal 3 dicembre (3-0 al Sassuolo) che alla squadra di Pioli l’impresa non riusciva. Basta un un gol di Biraghio (galvanizzato per la convocazione in Nazionale) a battere il Chievo, che si rivela avversario ostico ma non certo insuperabile. Purtroppo, oltre ai ritrovati tre punti in casa, bisogna registrare due infortuni: sembra serio quello a Falcinelli, che ha riportato un trauma contusivo e distorsivo a una caviglia. Preoccupazioni rientrate per Chiesa, colpito o fra tibia e perone. In ogni caso c’è stata la ripartenza, in uno stadio semivuoto per via di un freddo davvero capace di penetrare nelle ossa. Ufficialmente vengono dati 21 mila spettatori, ma sono convinto che almeno 5mila abbonati siano rimasti a soffrire in salotto, al caldo. Soffrire? Sì, perchè il finale è stato difficile per la Fiorentina. Falcineli e Veretout si sono mangiati ghiotte palle gol. E anche Gil Dias, entrato al posto di Chiesa, a 2′ dalla fine avrebbe potuto battere Sorrentino. Invece il Chievo ci ha provato fino in fondo a pareggiare cercando di sfruttare anche qualche clamoroso liscio di Dabo, subentrato a Cristoforo, buon nel primo tempo e forse affaticato nella ripresa. Sportiello se la cava. Così come la difesa a tre (Pezzella, Vitor Hugo, Astori), ma l’attacco del Chievo (Pucciarelli e Inglese) non è granchè. Pioli può respirare di sollievo, ma questa non sembra la formula magica per vincere tutte le partite. Già domenica a Udine ci sarà un coefficiente più alto di difficoltà. E naturalmente resta l’incognita Della Valle: che cosa faranno? Al di là dei cori contro di loro, bisogna che prendano una decisione: o rilancio o cessione. Anche se tutta Firenze vorrebbe ormai la seconda soluzione. Di certo, questa situazione non è più sostenibile. Dovrebbero rendersene conto.

Milan Badelj regala la maglia a Pieraccioni per la figlia Martina

GELO – Ragazzi è Buran, ossia buriana come si dice a Firenze, il vento gelido. Franchi semivuoto. La cifre ufficiali parlano di 21 mila spettatori, ma non è vero. Molti abbonati sono rimasti davanti alla televisione. Anche la curva Fiesole, arrabbiatissima con i Della Valle, ma fedelissima alla magli viola, mostra larghissimi spazi. La curva Ferrovia è addirittura semideserta. Ma la Fiesole canta lo stesso: viola rimo amore. E ancora: viola siamo sempre qui, sempre insieme a te, comunque vada non ti lasceremo mai. Quindi i cori: Della Valle vattene, oeo… Siparietto prima del fischio d’inizio: Milan Badelj regala a Leonardo Pieraccioni una maglia da portare alla figlia. Pioli cambia. Difesa a tre, con Vitor Hugo in mezzo fra Pezzella e Astori. Centrocampo a cinque: con Cristoforo in mezzo a tutti. Dabo, favorito, è in panchina. L’ordine? Partenza fulminea per scmbinare i piani del Chievo di Maran, vittorioso all’andata.

Biraghi esulta dopo il suo primo gol in maglia viola

BIRAGHI – Fiorentina subito in avanti, dunque. Al 1′ combinazione Falcinelli-Chiesa e i viola guadagnano un angolo. Al 3′ Falcinelli cerca Biraghi che entra in area e Sorrentino devia in angolo. Poi il gol. Al 6′ dopo un calcio piazzato, palla ad Astori al limite, servizio di sinistro per Biraghi a rimorchio che dai 25 metri trova l’incrocio dei pali alla sinistra di Sorrentino. Fiorentina in vantaggio. Non basta: al 9′ Simeone sponda per Falcinelli e tiro sopra la traversa. La spinta in più? Biraghi a spingere e a cercare di trovarsi, con successo, in zona tiro. Che sia l’effetto della convocazione per lo stage della Nazionale di Di Biagio? Benino anche Cristoforo, pochi minuti giocati in questa stagione, ma pronto a inserirsi nel cuore del centrocampo, risultando efficace, almeno in questi primi venti minuti, sia in fase d’interdizione che di suggerimento per le punte. Il Chievo appare disorientato da una Fiorentina con centrocampo folto: andò a nozze, invece, nella partita d’andata, quando Pioli s’interstardiva sull’asfittico 4-2-3-1.

Cristoforo in azione

GAMBERINI – Benassi arretra quando avanza Hetemaj. Falcinelli e Simeone si cercano e si trovano. Questa Fiorentina non è male, ma il Chievo è blindato nella sua tre quarti e prova qualche ripartenza con Castro (falso nueve) che tenta d’innescare Pucciarelli e Inglese, ben contenuti dalla difesa viola. Ma è sempre la Fiorentina che spinge. Al 40′, su angolo di Veretout, Astori svetta di testa in area ma colpisce di zucca. Alta. A un minuto dalla fine del primo tempo avvicendamento fra ex viola: esce Gamberini ed entra Dainelli. Applausi per tutt’e due. Si gioca ancora con centoventi secondi di recupero, poi il tè caldo. Ce n’è bisogno. Che dire? Fiorentina decente, ma è ovvio che l’avversario, specie oggi senza Giaccherini, non è di quelli che fanno tremare le vene nei polsi. Ma fa freddo, tanto freddo.

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BENASSI – In avvio di ripresa, passaggio sbagliato di Chiesa lancia pericolosamente Meggiorini, ma l’arbitro segnala il fuorigioco. Tuttavia, Abisso sprofonda nel suo cognome non volendo estrarre il cartellino giallo per Bani protagonista di un fallaccio su Simeone. Fiorentina in gol al 10: angolo di Veretout, Simeone sprizza per Benassi che segna di testa. Il guardalinee alza la bandierina e l’arbitro annulla per fuorigioco. Ho qualche dubbio. Rivedo l’azione sul monitor che ho sul banchino della tribuna stampa: sì, fuorigioco. Poi è Sportiello a diventare protagonista deviando con un tuffo a fil di palo un tiraccio di Radovanovic. Occhio Fiorentina: rischi di rovinare tutto. Il raddoppio sarebbe salvifico, ma al 20′ rovina tutto Falcinelli, ottimamente servito da Veretout autore di un grande spunto da metà campo. Falcinelli entra in area da sinistra, avrebbe tutto il tempo di aggiustarsi il pallone, cosa che effettivamente fa: ma il tiro è alle stelle. Dai, come si fa a sbagliare così? Fiorentina in calo. Cristoforo sembra in debito di fiato, mentre il tandem Simeone-Falcinelli mostra limiti evidenti. Soprattutto i due non pungono e si fanno anticipare nel momento buono.

SOFFERENZA – Pioli si rende conto delle difficoltà: fuori Cristoforo e in campo Dabo. Il freddo portato da Buran entra nelle ossa. E il ventaccio ostacola il pallone. Difficili e avventurosi i controlli. La curva Fiesole canta con energia. In tribuna stampa si … bubbola. Ci si potrebbe scaldare (27′) su una grande giocata di Chiesa per Simeone che colpisce di testa, davanti alla porta. Conclusione debole e centrale: Sorrentino para senza problemi. Il Chievo spinge e guadagna un angolo dopo l’altro. Anche Dainelli va avanti a cercare gloria e gol. Al 32′ brivido: Dabo liscia clamorosamente nel tentativo di respingere un tiro dalla bandierina. Al 34′ altra ottima occasione per i viola: stavolta è Falcinelli a innestare Veretout. Che si fa parare il tiro da Sorrentino. Ahi, ma non ci si può mangiarse palle-gol così. Maran prova a cercare il pareggio: toglie Hetemaj e rinforza l’attacco con il veterano Pellissier. Resta a terra Falcinelli dopo un duro contrasto. Problema alla caviglia. Speriamo non sia serio. Esce in barella Falcinelli. Pioli manda in campo Thereau. Ma toglie anche Chiesa (colpo fra tibia e perone, ma non dovrebbe essre grave) e inserisce Gil Dias. Che potrebbe segnare al 43′: Sorrentino devia. Il Chievo si butta in avanti. L’arbitro concede 5′ di recupero. Sofferenza finale. L’arbitro fischia quando ormai si rischia l’assideramento.

Sandro Bennucci

 

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