Sostenibilità ambientale, tracciabilità, materiali innovativi: sono alcuni dei temi chiave del congresso nazionale dell’Aisme (Accademia italiana di scienze merceologiche), iniziato ieri a Firenze, e dedicato in questa edizione soprattutto al mondo dell’economia circolare.
Gli studi in materia delle università italiane nel corso dei lavori dei tre giorni si alternano alle testimonianze delle aziende: protagonista, ieri, il gruppo Saviola che recupera il tannino di castagno per utilizzarlo come integratore alimentare in zootecnia.
«La Toscana è un grande laboratorio molto integrato, per quanto riguarda gli enti di ricerca e il settore delle Scienze merceologiche – spiega Annalisa Morelli, professore di Sciente merceologiche all’Università di Firenze – nel cercare di andare dal tessuto innovativo alla tintura naturale, fino a valorizzare settori che vanno dall’enologico all’agroindustria, ai nuovi materiali».
L’Ateneo fiorentino, ricorda Romani, ha molte collaborazioni aperte con le aziende: «Ultimamente, soprattutto in questo territorio, non sono solo le grandi imprese che si affacciano alla ricerca, ma sono proprio le microimprese, le piccole imprese e le startup giovanili che cominciano ad avere una visione molto moderna e spesso anche lungimirante».
L’approccio è interdisciplinare, perché «spesso la richiesta da parte delle imprese e delle aziende – sostiene la docente, che dirige il laboratorio di merceologia dell’Università – è quella di avere un supporto personalizzato per l’azienda, ma che sia ‘a tutto tondo’ per expertise e professionalità».
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