L’operazione è stata denominata Botox false. I carabinieri del Nas hanno condotto un’indagine mirata al contrasto della contraffazione dei farmaci e all’illecita importazione e distribuzione sul territorio nazionale di medicinali esteri ad uso umano, privi di autorizzazione all’immissione in commercio. L’attività, avviata dai Nas nel gennaio 2016 e coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze, in particolare dal sostituto procuratore Giuseppina Mione, ha avuto origine da una segnalazione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), relativa a una presunta contraffazione di farmaco a base di tossina botulinica e ha permesso di individuare diversi soggetti, operanti su tutto il territorio nazionale, che commercializzavano, al di fuori del regolamentato circuito farmaceutico, con estrema disinvoltura e mancanza di scrupolo, medicinali ad uso umano (a base di tossina botulinica) contraffatti. Di fatto, è stato svelato un canale distributivo alternativo, privo di qualsiasi autorizzazione/regolamentazione, attraverso il quale, oltre al botox contraffatto, veniva illegalmente introdotto sul territorio nazionale e messo in commercio analogo farmaco, prodotto esclusivamente per il mercato turco.