Fiorentina: perde con la Juve (0-2). Ma l’arbitro le toglie il rigore già concesso e tollera la corrida bianconera

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Vince la Juve. Cinica, fortunata e anche aiutata da un arbitro non all’altezza di una partita così. Un arbitro che nega un rigore alla Fiorentina dopo averlo concesso. Fiorentina generosa e combattiva che prende anche un palo dopo una fantastica ripartenza di Gil Dias, ma perde la partita prima per un’ingenuità di Badelj: che concede una punizione a Bernardeschi dal limite. Ossia il suo must: infatti non sbaglia e beffa Sportiello. L’altra ingenuità, enorme, è di Milenkovic, che nel finale dà il via libera a un contropiede micidiale di Higuain. Nemmeno lui sbaglia. A questo punto, però, bisogna fare un salto indietro, come nei romanzi d’appendice: un salto indietro a quella mano di Chiellini, su cross di Benassi, che l’arbitro Guida non aveva avuto dubbi nel punire indicando il dischetto. Salvo avere un mucchio di ripensamenti. Con Veretout già pronto a battere e Buffon a raspare l’erba con i tasselli degli scarpini. Fino al capolavoro: il Var dice che Benassi, prima di calciare, era stato in fuorigioco. Ma perchè Guida, invece di star lì a prendere le proteste dei bianconeri non è andato a guardare direttamente il monitor. Guida non è stato all’altezza di questa partita. Per il rigore negato e anche per la corrida provocata ad arte dai bianconeri da metà primo tempo in poi, cioè nel loro momento più complicato. Buttarla in rissa è stata la salvezza. Perchè poi, un altro limite della Fiorentina, è stato quello di non concretizzare la gran mole di gioco. Problema di sempre, in questo campionato. Peccato. Stavolta poteva finire diversamente. La Juve temeva la pressione dei viola e voleva uscir da Firenze con il massimo risultato e il minimo sforzo, in vista del match di Champions con il Tottenham. Ce l’ha fatta. Ma ripeto, con un altro arbitro, forse, avrebbe almeno rischiato molto di più.

Veretout si appresta a battere una punizione

FISCHIATA – E’ già lontano, Andrea Della Valle, quando le squadre scendono in campo. E’ venuto per pranzare con i giocatori, dopo l’allenamento, ma non se l’è sentita di varcare la soglia del Franchi. Che ribolle di tifo viola, con il formaggino allargato a oltre duemila bianconeri. In tribuna ci sono Renzi e il sindaco Nardella. Pioli, saggiamente, ha scelto di non sostituire Laurini con Gaspar. Fiducia a Milenkovic, giovane ma con caratteristiche da difensore vero. E davanti nessun dubbio: Gil Dias invece di Thereau, che si accomoda in panchina. Dall’altra parte, Allegri considera Firenze una tappa d’avvicinamento al Tottenham, di scena martedì sera, 13 febbraio, a Torino. Non schiera tutti i migliori, anche perchè Dybala non è pronto. Al Franchi, l’allenatore livornese, conta sull’orgoglio di Bernardeschi, fischiatissimo, com’era prevedibile, ma in campo dal primo minuto. Abbraccia i compagni, Berna, prima del fischio d’inizio: ha forse bisogno di sostegno di fronte a spalti diventati decisamente nemici. Infatti, non appena Bernardeschi tocca la palla, ecco la fischiata generale. La Juve fa girare la palla, i viola aspettano. Primo tiro di Marchisio (5′) centrale e facile per Sportiello. I viola tentano di ripartire. Alex Sandro e Chiellini fanno ripetutamente fallo su Simeone e Gil Dias. Certo, trovare una breccia nella difesa bianconera è complicato. Ma bisogna provarci e riprovarci. Primo tiro viola al 16′: Benassi. Conclusione centrale, quasi un passaggio a Buffon.

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VAR – Improvvisamente mano di Chiellini, netta in area, su cross di Benassi. Chiellini e compagni protestano fino all’inverosimile. Guida non ha dubbi. Per il momento. Sul pallone Veretout. No, si è scherzato. Incredibile: il Var dice che non è rigore, ma fuorigioco di Benassi prima del cross. Mah. Si spacca il capello in quattro per non dare un rigore contro la Juve. Oltre tre minuti per decidere. Con tutti i giocatori bianconeri intorno all’arbitro, minacciosi. Eppoi, cosa fondamentale, perchè l’arbitro non è andato a verificare direttamente al monitor. No, è rimasto lì a farsi tirare per la maglia. Ma via! Si riprende con clima incandescente. Lichtesteiner cade e rifila un calcio a Chiesa. Per Guida è tutto regolare. Il gioco si fa duro. Una corrida. Gli scontri si susseguono. I bianconeri sono più furbi. Punizione di Pjanic (37′): Sportiello para con una prodezza.

PALO – Contropiede viola. Gil Dias va via come un fulmine. Salta Chiellini, prende la mira, Buffon è battuto: palo. Nooooooooh! E’ il 38′. Juve ancora salva davanti a una Fiorentina assai intraprendente e aggressiva. La Juve la butta in rissa. Higuain fa la vittima con Milenkovic e mostra il polpaccione forse con qualche segno. Il primo tempo va avanti con quattro minuti di recupero, quelli perduti dal Var per negare il rigore alla Fiorentina. Minuti che passano dopo nuovi scontri. Primo tempo come una corrida. Dove chi ha guadagnato è stata la Juve che, dopo aver visto la difficoltà di trovare il gol, l’ha buttata in rissa per evitare di venire infilata, come sarebbe stato giusto, da una Fiorentina decisamente più ficcante. Frenata dal Var e dal palo. Gil Dias avrebbe meritato il gol, al termine della sua rapida e devastante ripartenza. In avvio di ripresa, viola ancora in avanti. E’ la Fiorentina che fa girar la palla ora. Azione volante al 6′: Chiesa avanza verso la porta. Potrebbe tirare, invece fa un vano cross che passa davanti a Buffon e si perde lontano.

BERNARDESCHI – Veretout (8′) ci prova da lontano: pallone fuori di un paio di metri. Ma almeno ha tentato. Poi è Bernardeschi che va giù al limite dell’area contrastato da Badelj che giura di non averlo toccato. Punizione. Batte Bernardeschi. Pallone alla destra di Sportiello che ci pensa troppo e resta sorpreso. E’ gol. Ci sarebbe da discutere sulla punizione. Ma contro la Juve è così. Gira tutto a favore bianconero. Mah! Allegri richiama Lichtsteiner. In campo Barzagli. Gil Dias parte in contropiede (16′) ma è troppo timido nella sua azione e non incide. Fuori anche Marchisio: dentro Douglas Costa. E Pioli risponde con Thereau. Esce Gil Dias. Bernardeschi gigioneggia e Veretout lo ferma un paio di volte senza complimenti. Al 25′ occasionissima per Thereau: Buffon esce alla disperata opponendosi con il corpo. Non basta: al 30′ Badelj tira a colpo sicuro, ma Simeone, involontariamente, salva Buffon. Bernardeschi soffre la fischiata: Allegri lo libera dall’incubo sostituendolo con Bentancur. Lui esce e cerca aiuto alzando il braccio verso la curva degli juventini.

HIGUAIN – La Fiorentina butta il cuore oltre l’ostacolo, attacca e si sfianca. Ed è proprio in quel momento che arriva la frittata. Milenkovic perde la palla a metà campo, favorendo Higuain nel più banale dei contropiede. Il Pipita arriva davanti a Sportiello e lo batte per la seconda volta. Zero a due. A quel punto saltano i nervi. A tutto vantaggio della Juve che può gstire senza difficoltà quel che resta da giocare. Onestamete poco. Finisce così. Con Allegri e Bernardeschi che se ne vanno molto contenti. Però la Fiorentina merita comunque un plauso per l’impegno e la determinazione. Non è andata bene. Con un altro arbitro, forse… Chissà.

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Sandro Bennucci

 

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