Ape volontaria: dopo tante promesse parte la procedura. I primi assegni a giugno 2018

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Dopo tanti ritardi, incertezze, promesse di stile renziano, finalmente sembra vicina la partenza dell’APe Volontaria. Da poco sono stati firmati gli accordi tra Ministero dell’Economia e del Lavoro con ABI e ANIA (banche e assicurazioni) dopo l’approvazione del Garante Privacy, premessa necessaria all’avvio della procedura. Ora manca solo la circolare attuativa INPS (anch’essa ormai pronta) per l”utilizzo del portale per l’invio delle domande ed il simulatore online dei costi e dell’importo dell’anticipo pensionistico. I tempi dovrebbero quindi essere strettissimi, con l’avvio delle prime domande entro i primi di marzo. Considerati i tempi tecnici per la valutazione delle richieste di certificazione del diritto (in media 60 giorni), la decorrenza dei primi assegni dovrebbe essere prevista a giugno 2018 (tempi medi di risposta dalla banca: circa 20 giorni).

APE VOLONTARIA – Ricordiamo che l’APe volontaria è un anticipo pensionistico introdotto con la manovra economica 02017 e prorogata dalla Legge di Stabilità 2018 fino al 31 dicembre 2019, in considerazione dei ritardi attuativi che ne hanno impedito la prevista partenza nel corso del 2017. Il decreto del Governo che ne stabilisce le regole fondamentali è stato pubblicato a ottobre.

DECRETO ATTUATIVO:
Requisiti. L’anticipo sulla pensione si può chiedere a 63 anni di età, con almeno 20 anni di contributi versati, quando mancano al massimo 3 anni e 7 mesi dalla maturazione della pensione di vecchiaia, avendo maturato un assegno pari ad almeno 1,4 volte il minimo.

Meccanismo. Il trattamento è erogato dall’INPS, a cui si presenta domanda, viene finanziato dal sistema bancario, è coperto da un’assicurazione contro il rischio di premorienza. Gli accordi quadro contengono l’elenco degli istituti convenzionati e definiscono le condizioni finanziarie dell’operazione. Quando matura la pensione, il lavoratore restituisce quanto incassato con rate ventennali.

Domanda. La circolare INPS conterrà le regole per presentare la domanda, eventuale modulistica e procedura. Le regole di base sonbo quelle previste dal decreto attuativo: prima si inoltra una richiesta all’INPS di certificazione del diritto, poi la domanda di APe Volontaria vera e propria, dopo la quale parte la prestazione.

Arretrati. In fase di prima applicazione, i lavoratori potranno chiedere il riconoscimento degli eventuali arretrati a partire dal maggio 2017. Attenzione: in base al Dpcm 150/2017, questa opzione è esercitabile solo entro i primi sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, avvenuta il 18 ottobre. Quindi, coloro che intendono chiedere gli arretrati dovranno fare domanda entro il 18 aprile.

Un simulatore online realizzato dall’INPS consentirà di quantificare l’APe Volontaria a cui si ha diritto ricordando che la percentuale massima richiedibile dipende dal tempo che manca alla maturazione della pensione:

75% se superiore a 3 anni (36 mesi);
80% se tra due o tre anni (24 e 36 mesi);
85% se tra uno e due anni (12 e 24 mesi);
90% per chi richiede l’APe per un periodo inferiore a 12 mesi.

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