Molestie sessuali: l’attore Schaech accusa Zeffirelli. Il figlio Pippo: «Fango solo per vendetta»

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C’è un’altra figura vestita di nero fra le signore, attrici mature, che hanno manifestato ai Golden Globes per vere o presunte molestie sessuali patite qualche decennio fa. Ha indossato, idealmente, l’abito scuro anche un attore, appunto un uomo, che molto probabilmente non tanti ricordano: si tratta dello statunitense Johnathon Schaech (classe 1969) recentemente visto nelle serie tv Quantico e Legends of Tomorrow, che nel 1994 ottenne una qualche notorietà interpretando «Storia di una capinera» con la regià di Franco Zeffirelli. E chissà, forse proprio per rinverdire i dimenticati fasti di quei giorni, ora accusa il grande regista di averlo molestato. Ben 23 anni dopo. Ma il figlio adottivo del regista, Pippo Corsi Zeffirelli, respinge decisamente le accuse e afferma che si tratta solo di una vendetta postuma dell’attore. Che Zeffirelli fece doppiare perchè, per problemi alla gola, non aveva la voce idonea a sostenere la parte. Schaech, sulla rivista People descrive una notte in un hotel in Sicilia, quando Zeffirelli sarebbe entrato nella sua camera «mettendo le sue mani in posti che non avrei potuto nemmeno immaginare e ha fatto cose di cui non sono fiero. Ero vulnerabile. Non ho urlato e gridato. Non l’ho fermato fisicamente e mi ci sono voluti 25 anni per capire il perché».

L’attore Johnathon Schaech

Secca la replica di Pippo Corsi Zeffirelli: «Il signor Schaech, che all’epoca aveva 23 anni, era stato scelto fra tanti candidati per il ruolo di Nino, nel film Storia di una Capinera. Le asserzioni sugli abusi non sono vere. Registi hanno stili diversi e quando hanno a che fare con attori senza esperienze, a volte, sono più esigenti e più pressanti. Zeffirelli -prosegue il figlio adottivo del regista – diede al signor Schaech la sua prima chance nonostante Johnathon
all’epoca soffrisse di una ostruzione alla gola che rendeva il suo parlare difficile. Per questa ragione, alla fine delle riprese, Zeffirelli decise di far doppiare il personaggio interpretato da Schaech da un attore inglese e la cosa lo mandò su tutte le furie. Quindi le accuse che oggi avanza il signor Johnathon Schaech hanno il sapore di un fumus persecutionis, ma anche di una vera e propria vendetta. Negli ultimi anni sono stato occasionalmente a contatto con il signor Schaech via Whatsapp – dice ancora Pippo Corsi Zeffirelli- lui mi metteva al corrente dei cambiamenti della sua vita e talvolta io mi complimentavo per l’evoluzione della sua carriera. Il tutto sempre con grande cordialità e senza che trapelasse mai traccia del disagio psicologico che il signor Schaech oggi afferma di aver vissuto».

E ancora: «Poi, all’inizio di dicembre scorso, ho ricevuto una sua telefonata – racconta ancora Pippo Corsi Zeffirelli, sempre riferendosi a Schaech – nella quale mi chiedeva notizie sulla salute del Maestro; dopo averlo ragguagliato in merito, chiuse la telefonata raccomandandomi porgergli i suoi saluti. Circa una settimana dopo questa telefonata ho ricevuto un’email da parte della testata americana People Magazine con la quale mi venivano anticipate le accuse di Johnathon. Oggi, leggendo l’articolo pubblicato, mi sembra che addirittura abbia voluto scrivere un romanzo. Sono stupito che il signor Schaech abbia atteso così tanto tempo e scelto proprio questo momento per muovere le sue accuse, ora che il Maestro, a causa delle sue condizioni di salute, non può più difendersi. A parer mio, quindi, si tratta di una chiara vendetta nei confronti di Franco Zeffirelli, con la speranza di ottenere quella notorietà che all’inizio il signor Schaech pensava di ottenere, ma che la sua carriera di attore non gli ha mai procurato».

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Piccola chiosa finale: Franco Zeffirelli compirà 95 anni il prossimo 12 febbraio. Purtroppo non è più in forma com’era stato fino a poco tempo fa. C’è da chiedersi perchè l’attore abbia mosso le sue accuse solo ora, ossia 23 anni dopo le presunte molestie. E soprattutto quando il Maestro – e questo l’attore lo sapeva bene visto che si era informato sulle sue condizioni di salute con Pippo – ha problemi a rispondere personalmente.

Sandro Bennucci

 

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