E’ stato calcolato in 750 mila persone il corteo, o grande marcia, di oggi a Barcellona per la liberazione dei detenuti politici, ossia dei ministri del governo catalano, guidato da Carles Puigdemont, fatti arrestare dal governo di Madrid. La manifestazione si è snodata su 3,3 km. Secondo la polizia, 350 mila persone avevano partecipato all’ultima manifestazione unionista (oltre 1 milione per gli organizzatori) e 700 mila all’ultima marcia indipendentista. a sostegno dei leader separatisti ancora in carcere, per chiedere la loro liberazione, e mantenere alta la mobilitazione.
Da parte sua, il destituito presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, ancora in Belgio insieme a quattro ex ministri del suo governo, in attesa del pronunciamento della giustizia belga sul mandato di arresto europeo, su Liberation è tornato ad accusare il governo di Mariano Rajoy. Madrid «si è lanciata in una brutale offensiva giudiziaria – afferma – per arrivare a una carcerazione di massa e per criminalizzare le idee politiche che hanno registrato, nelle elezioni regionali del 27 settembre 2015, il più importante sostegno mai ottenuto. Ci vogliono trattare come delinquenti comuni, come malfattori, come spacciatori o pedofili. Invece siamo solo sostenitori della democrazia. Io ho fatto quello che la gente e il mio Parlamento chiedevano».