Nei primi nove mesi del 2017 il gruppo Mps ha perso 3 miliardi di euro, a fronte di una perdita di 849 milioni registrata nello stesso periodo del 2016. Lo rende noto l’istituto. Il terzo trimestre si è chiuso in utile per 242 milioni, grazie all’impatto positivo del burden sharing (554 milioni) che ha neutralizzato 280 milioni di costi di ristrutturazione per l’uscita di 1.200 dipendenti e l’impatto negativo, pari a 46 milioni, per il contributo al salvataggio di delle casse di Cesena, Rimini e San Miniato. Come previsto il Cda di Mps, nella prima riunione dopo il ritorno in Borsa, si è dimesso convocando l’assemblea ordinaria e straordinaria per il 18 dicembre, quando sarà varato il nuovo board, che rispecchierà il nuovo assetto societario, dopo la ricapitalizzazione precauzionale.