«Serve più produzione per rilanciare l’olio toscano»

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Per l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Remaschi, il rilancio dell’olio toscano passa per l’aumento della produzione che però deve mantenere alto il livello qualitativo degli ultimi anni. Remaschi ha parlato ieri al quarto convegno nazionale dell’olivo e dell’olio organizzato a Pisa dall’Università, dalla Scuola superiore Sant’Anna e dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.

L’assessore, nell’intervento di apertura dei lavori che si sono svolti nell’aula magna del Polo Piagge, ha evidenziato l’esigenza di rilancio delle produzioni: «Vogliamo invertire il trend delle più recenti campagne – ha detto – in cui molti fattori, soprattutto climatici, hanno limitato le potenzialità di sviluppo del nostro olio sui mercati».

Per rilanciare la produzione, a suo avviso, sono necessari alcuni elementi: utilizzo do materiale genetico sicuro e autoctono, nuovi impianti olivicoli con schemi di allevamento innovativi, introduzione degli impianti di irrigazione, adeguata meccanizzazione in campo, strutture di trasformazione, logistica e di commercializzazione adeguate e organizzate, promozione sui mercati (interno ed esteri), sostegno al biologico, trasferimento dell’innovazione, aggregazione delle micro-imprese.

«Il nostro obiettivo nel breve periodo – ha concluso Remaschi – è ridare fiducia agli olivicoltori, soprattutto quelli professionali, per rilanciare gli investimenti nei nuovi impianti olivicoli e soddisfare così la “fame di Toscana”, che quotidianamente registriamo sui mercati».

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