Manovra, Cdm: rottamazione bis. Per le cartelle fino al 30 settembre 2017. Il decreto fiscale

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Ora c’è la conferma: il governo ha dato il via libera al decreto fiscale. Torna, dunque, la rottamazione per le cartelle esattoriali. Ed è confermato che la legge di Bilancio approderà lunedì in consiglio dei ministri. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sostiene che le tasse stanno calando. Peccato che i cittadini, soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati, non se ne siano accorti. Molti benefici, infatti, sembrano fatti su misura per gli imprenditori. Annche se Padoan rileva che il decreto fiscale non prevede alcun problema per famiglie e imprese che continueranno a ricevere il sostegno attuale.

Intanto. come detto, si riaprono i termini per la rottamazione delle cartelle fiscali e contributive. Il raggio d’azione della definizione agevolata si estende ai carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017. Il contribuente
dovrà presentare la domanda entro il 15 maggio 2018. La misura è contenuta nel decreto legge collegato alla legge di bilancio, approvato dal Consiglio dei ministri. Il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di pari importo nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019. E’ inoltre prevista l’estensione della definizione agevolata dei carichi fiscali e contributivi. La misura, conosciuta come rottamazione delle cartelle, amplia la possibilità per i contribuenti che non hanno completato gli adempimenti della definizione agevolata introdotta con il DL 193/2016, di mettersi in regola e accedere alle agevolazioni previste per il pagamento del debito tributario o contributivo affidato all’agente della riscossione (si versano le cifre del tributo e gli interessi legali senza sanzioni ed interessi di mora)

Viene poi consentito al debitore di effettuare entro il 30 novembre 2017 il pagamento delle rate della definizione agevolata dei carichi scadute a luglio e a settembre 2017. In questo modo i contribuenti che per errori, disguidi o mancanza di liquidità non
avevano potuto effettuare i versamenti vengono riammessi alla rottamazione senza ulteriore addebito. Alla norma potranno accedere anche i debitori che in precedenza si erano visti respingere le istanze perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31/12/2016, dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016. Tale facoltà può essere esercitata presentando istanza all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2017. I contribuenti interessati dovranno versare entro il 31 maggio 2018 le rate non corrisposte dei piani di dilazione. In caso di mancato versamento l’istanza è improcedibile.

Per Padoan, la legge di bilancio continua sulla strada dell’aggiustamento dei conti e della lotta alla disoccupazione. «In 3 anni sono stati creati quasi 1 milione di posti di lavoro. la disoccupazione giovanile è la priorità. La legge di bilancio è compatta ed efficace. Sono fiducioso nel parlamento».

Il governo, sempre nel decreto fiscale, ha poi rafforzato le norme della Golden Power e ne ha esteso l’applicazione a settori ad alta intensità tecnologica quali, ad esempio, le infrastrutture critiche o sensibili. Per colmare alcune lacune e allo stesso tempo potenziare gli strumenti di garanzia la normativa viene estesa, con esclusivo riferimento alle ipotesi di operazioni poste in essere da soggetti esterni all’Ue, l’ambito di applicazione dei poteri speciali nel quadro della garanzia della sicurezza ed ordine pubblico. Il decreto fiscale approvato prevede, tra le altre norme, anche la proroga del prestito ponte per Alitalia.

Il decreto anticipa parte della sterilizzazione delle clausole Iva che gravano sul 2018. L’ammontare sminato sarebbe di circa un miliardo di euro. Nella Nota di aggiornamento al Def, il governo si è impegnato ad eliminare totalmente le clausole che porterebbero l’anno prossimo ad aumenti dell’aliquota per 15,7 miliardi di euro.

Ernesto Giusti

 

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