Il private banking in Toscana vale 45 miliardi

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La quota della Toscana sul totale nazionale delle masse servite dal private banking è del 5,9%, per un valore di 45 miliardi di euro, sui 763 miliardi di euro rilevati a livello nazionale per il 2016. E’ quanto emerge dal rapporto di Aipb, l’Associazione degli operatori del settore.

Il dato pone la Toscana nel gruppone di centro delle regioni italiane: a detenere la maggior quota di asset sul totale è la Lombardia con il 33% (in crescita sul 2015), seguita da Emilia Romagna (12,2%), Piemonte (10,9%), Lazio (10,4%), Veneto (8,8%), mentre chiudono la classifica Sardegna e Trentino Alto Adige (0,6%), Calabria (0,5%), Valle d’Aosta (0,2%), Molise e Basilicata (0,1%).

A livello nazionale Aipb rileva un incremento del 5% delle masse servite. Questa crescita, secondo il rapporto, deriva da un aumento della raccolta netta dell’1,5%, dall’andamento dei mercati che ha avuto un effetto negativo pari a -1,9% e da altri flussi in entrata (5,4%), e in seguito a una migliore identificazione della clientela private (tendenzialmente con patrimoni superiori ai 500mila euro) da parte delle banche. Nel 2016 è cresciuto di conseguenza anche il numero di professionisti dedicati esclusivamente al segmento (+10,6%, con 14.856 private banker). La massa media per nucleo familiare è di 1,4 milioni di euro, in linea con il 2015.

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