L’intera comunità lucchese si è raccolta intorno alle famiglie degli operai deceduti venerdì scorso, in occasione dei funerali e del lutto cittadino proclamato dall’amministrazione comunale. Stamani si sono svolti i funerali di Antonio Pellegrini a Lammari, mentre nel pomeriggio è stata la chiesa di Santa Maria del Giudice ad ospitare quelli di Eugenio Viviani. Oggi è stata la giornata del lutto, dell’estremo saluto ai due operai della cooperative Morelli tragicamente scomparsi per il cedimento di una piattaforma aerea mentre montavano le strutture per una luminara sopra Palazzo Pretorio in centro storico.
Gremita la chiesa parrocchiale di Lammari, dove erano presenti anche molti vigili del fuoco, colleghi del figlio di Antonio, Alessandro, dal mese scorso aggregato al comando lucchese. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco di Capannori, Luca Menesini, la deputata Raffaella Mariani, e il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. I labari della regione, comune e provincia erano listati a lutto. Proprio i vigili del fuoco hanno portato in chiesa il feretro, dove si è celebrata la messa officiata da monsignor Italo Castellani che ha auspicato che non accadano mai più morti del genere. Intanto i commercianti lucchesi hanno osservato un minuto di silenzio ed abbassato le serrande, mentre per tutto il giorno su molti esercizi sono rimasti attaccati i volantini del lutto cittadino.
Le bandiere dei palazzi pubblici sono state esposte a mezz’asta e anche la facciata di palazzo Pretorio, luogo della tragedia, è stata listata a lutto. Chiuso in segno di rispetto per tutta la giornata anche il luna park. Nel pomeriggio un lungo applauso ha accolto la bara di Eugenio Viviani nella chiesa di Santa Maria Del Giudice, troppo piccola per contenere gli amici e i familiari dell’operaio scomparso. Anche in questo caso la funzione è stata officiata da Monsignor Italo Castellani, commosso, come lui stesso ha affermato nel salutare l’assemblea con voce rotta dall’emozione.