E’ Siena la provincia toscana con più reati informatici. Secondo un’analisi condotta da Das, compagnia di Generali specializzata nella tutela legale, nella città del Palio si registra una denuncia all’autorità giudiziaria ogni 332 abitanti (23esimo posto in Italia, +86% rispetto al 2010). La Toscana è al nono posto tra le regioni italiana (una denuncia ogni 378 abitanti).
Il fenomeno è diffuso anche a Livorno e Firenze, rispettivamente al secondo e terzo posto in regione. Seguono Lucca, Grosseto, Arezzo, Prato, Pistoia, Pisa e Massa Carrara. Rispetto al 2010 forti variazioni a Prato (+130%) e Livorno (+99%) , mentre a Pisa i reati informatici sono cresciuti “solo” del 23%.
A livello nazionale la Liguria è la regione con la più alta densità di crimini informatici, seguita da Molise e Valle d’Aosta.
«La nostra ricerca – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das – evidenzia un fenomeno preoccupante. Nel quinquennio 2010-2015 le denunce delle forze di polizia all’autorità giudiziaria per reati informatici sono cresciute in Italia di oltre il 51%, con un’incidenza di un reato ogni 393 abitanti. I danni economici per chi subisce questo tipo di reato possono essere rilevanti e a volte difendersi in giudizio può essere complicato e richiedere tempi lunghi».