Pensioni: aumentano (+9%) quelle dei lavoratori dipendenti

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Nei primi sei mesi del 2017 sono state liquidate 251.708 pensioni in totale, per un importo medio pari a 1.035 euro. Lo rileva l’Inps. Guardando però al solo fondo pensioni dei lavoratori dipendenti si registra un aumento su base annua di circa il 9%. L’Istituto infatti evidenzia come il numero degli assegni di vecchiaia e anzianità (anticipati) tra gennaio e giugno sia stato di «entità superiore al corrispondente valore del 2016». In particolare le pensioni di vecchiaia sono salite del 27,5% e quelle di anzianità del 54,9%.

Analizzando i flussi di pensionamento per gli ex lavoratori dipendenti, nel primo semestre dell’anno il totale dei nuovi assegni è pari a 140.226, a cui corrisponde un importo medio mensile di 1.291 euro. I rialzi segnati per la vecchiaia e l’anzianità-pensione anticipata sono controbilanciati dai cali rilevati per invalidità (-27,3%) e superstiti (-6,3%). Nel settore intanto l’età media di uscita, allo scattare della pensione, considerando le diverse tipologie, sale a 67,1 anni (era di 66,9 nello stesso periodo dello scorso anno).

L’ Inps tiene a precisare che l’indagine «è stata effettuata il 2 luglio 2017, e quindi nei prossimi mesi i dati esposti potranno subire delle variazioni in relazione allo smaltimento delle domande ancora in giacenza». Inoltre l’Istituto ricorda che «per il 2017 sia i requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità per la pensione anticipata, sono rimasti immutati rispetto al 2016». Quest’anno c’è però una scadenza: «nel corso del 2017 si conclude il pensionamento previsto con il requisito ridotto di 64 anni e sette mesi». Se per il fondo dei lavoratori dipendenti si è registra un numero di liquidazioni di vecchiaia e di anzianità/anticipate, «tale andamento – fa presente l’ Inps – risulta ancora piu? marcato per le gestioni dei lavoratori autonomi». Gestioni più piccole che si dividono tra coltivatori diretti, artigiani, commercianti, parasubordinati. Tuttavia, precisa, «si osserva un sostanziale allineamento del numero di liquidazioni di pensioni di vecchiaia e anzianità/anticipate rispetto a quello relativo all’ultimo semestre 2016, vista la staticità nel 2017 di tutti i requisiti anagrafici e assicurativi rispetto all’anno precedente. Tale allineamento – prosegue – si verifica anche per gli assegni sociali liquidati nei primi sei mesi del 2017».

Inoltre, sottolinea l’Istituto, nel primo semestre del 2017 rispetto all’intero anno 2016 «si rileva una minore incidenza dei trattamenti di invalidità rispetto a quelli di vecchiaia. Tale andamento è giustificato dai tempi più lunghi di liquidazione delle pensioni d’invalidità oltre che da un aumento delle pensioni di vecchiaia. Un aumento che, aggiunge, »comporta anche una lieve riduzione dell’incidenza delle pensioni di anzianità-anticipate rispetto a quelle di vecchiaia: il rapporto tra pensioni di anzianità-anticipate per 100 pensioni di vecchiaia infatti passa da 97 dell’anno 2016 a 87 del primo semestre 2017.»

 

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