Fisco: rottamazione cartelle, il 31 luglio scade il termine

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È partito il conto alla rovescia per la rottamazione delle cartelle. Il prossimo 31 luglio scade, infatti, il termine entro il quale effettuare il pagamento della prima o unica rata. Una scadenza molto importante per milioni di italiani che hanno un contenzioso col Fisco. Di fatto il mancato pagamento della prima rata fa decadere tutti i benefici della rottamazione e dà il via ad una nuova cartella che questa volta non sarà scontata.

Per facilitare la vita dei contribuenti, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha realizzato una serie di servizi online di immediato utilizzo: dalla possibilità di richiedere la copia della comunicazione delle somme dovute al servizio ContiTu, che permette di scegliere di pagare in via agevolata solo alcune delle cartelle e degli avvisi. Le cartelle possono essere pagate attraverso vari canali:

SPORTELLI BANCARI – Presentando allo sportello il bollettino RAV ricevuto, il contribuente può chiedere l’addebito sul proprio conto oppure può pagare con carta di credito o prepagata, bancomat e anche in contanti per importi sotto i 3 mila euro, nel rispetto della normativa antiriciclaggio.

INTERNET BANKING – Bisogna collegarsi al sito della propria banca ed inserire il numero del bollettino RAV e l’importo da pagare. Il numero è sufficiente per identificare il pagamento e il contribuente a cui è riferito il debito, quindi non è obbligatorio indicare la causale.

SPORTELLI BANCOMAT – È possibile pagare i bollettini della definizione agevolata direttamente agli sportelli ATM abilitati, utilizzando la propria tessera bancomat e accedendo al servizio per il pagamento dei RAV.

UFFICI POSTALI – È sufficiente presentare il bollettino RAV ricevuto dall’Agente della riscossione. Il contribuente può chiedere l’addebito sul proprio conto se è cliente Banco Posta. Può pagare con le carte BancoPosta e anche in contanti per importi sotto i 3 mila euro, nel rispetto della normativa antiriciclaggio. È possibile pagare i bollettini direttamente agli sportelli ATM di Poste Italiane ovvero ai chioschi abilitati utilizzando le carte BancoPosta.

TABACCAI CONVENZIONATI CON BANCA 5 SPA, SISAL E LOTTOMATICA – Si può pagare in contanti (fino a mille euro), con il bancomat o con la carta di credito (fino a 5 mila euro dai tabaccai e fino a 1.500 euro nei punti Sisal e Lottomatica).

SITO INTERNET AGENZIA DELLE ENTRATE E APP EQUICLICK – Il contribuente può pagare il bollettino RAV collegandosi alla sezione pagamenti e inserendo il proprio codice fiscale, il codice RAV riportato nel bollettino e l’importo. Successivamente potrà scegliere tra molteplici operatori (banche, Poste e altri istituti di pagamento) che mettono a disposizione diverse modalità – bonifico, carte di credito, debito, prepagate, bollettino, addebito in conto – sulla piattaforma PagoPA.

SPORTELLI DI AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE – Il contribuente non deve necessariamente presentare il bollettino RAV ricevuto dall’Agente della riscossione, ma può richiedere di pagare indicando anche solo il proprio codice fiscale. Si può pagare con carta di credito o prepagata, bancomat e con titoli di credito, quali assegni circolari, assegni postali vidimati, vaglia cambiari emessi dalla Banca d’Italia e assegni di conto corrente bancario e postale, nel limite di 20 mila euro, intestati all’ordine dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. Si può pagare anche in contanti per importi sotto i 3 mila euro.

 

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