Il bando per startup è (finora) un flop

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Resterà aperto ancora due settimane il bando (dotato di uno stanziamento di oltre 4 milioni) per la creazione di startup innovative da parte dei giovani toscani. Lanciato il 15 ottobre scorso non ha finora riscosso successo, tanto che la Regione ha ipotizzato di sospenderlo dal prossimo 1 aprile per capire le ragioni del flop e adottare soluzioni diverse in grado di intercettare la domanda delle imprese.

A oggi le domande presentate si contano sulle dita di una mano. Ai sensi del provvedimento, beneficiarie dei contributi sono le micro e piccole imprese giovanili innovative che la legge regionale 72/2014 per la competitività individua nelle aziende individuali, società e cooperative costituite da non oltre due anni e nelle imprese che le persone fisiche si impegnano a costituire entro sei mesi dalla concessione dell’aiuto.

Sia per le attività già avviate che per quelle ancora da avviare i requisiti essenziali per accedere ai fondi riguardano l’età del titolare (o della maggioranza dei soci) e il carattere innovativo dell’azienda. Sul primo aspetto il limite massimo è fissato a 40 anni, che per le imprese esistenti si riferisce alla data di costituzione permettendo l’accesso anche a giovani con non oltre 42 anni. Quanto al secondo, l’azienda viene ritenuta innovativa se si tratta di una startup iscritta nella sezione speciale del registro delle imprese ai sensi del “decreto Passera” ovvero se risponde alla definizione di “nuova impresa innovativa” adottata dalla l.r. 72/2014.

 

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