New York: l’agenzia per i rifugiati dell’Onu (Unhcr) bacchetta gli Stati, accogliete di più

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Non hanno limiti le pretese dell’Agenzia per i rifugiati dell’Onu, la dispendiosa UNHCR che è stata datore di lavoro per lungo tempo di Laura Boldrini, poi approdata alla presidenza della camera. Intende riempire di rifugiati tutto il mondo e bacchetta i paesi che non rispondono ai suoi ordini perentori. Mentre lei non fa niente per migliorare le condizioni di vita nei paesi di emigrazione in modo da limitare le partenze.

I governi di tutto il mondo intensifichino gli sforzi e offrano posti ai rifugiati in linea con gli impegni presi nella Dichiarazione di New York: lo chiede perentoriamente l’Unhcr. «Il fatto è che i bisogni globali di reinsediamento superano di gran lunga i posti messi a disposizione dai governi (nel rapporto di 13 a uno), anche se è aumentato il numero di paesi che partecipano al programma e il coinvolgimento del settore privato e delle comunità» ha dichiarato l’Alto Commissario Filippo Grandi, all’apertura delle consultazioni annuali sul reinsediamento che l”Unhcr conduce con i governi e le organizzazioni non governative a Ginevra. A livello globale, rende noto l’Unhcr, sono circa 1,2 milioni i rifugiati che hanno bisogno di reinsediamento, ma i posti disponibili quest’anno nei Paesi di reinsediamento saranno probabilmente solo 93.200, il 43% in meno rispetto al 2016. Per i rifugiati provenienti dall’Africa sub-sahariana la situazione è particolarmente grave – con solo 18mila posti disponibili, per più di mezzo milione di rifugiati.

 

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