Legge elettorale: Renzi fa passare il sistema tedesco nella direzione Pd. E vuole che il Parlamento approvi nella prima settimana di luglio

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La direzione del Pd ha approvato la proposta sul sistema tedesco. Si sono astenuti 33 membri, tra i quali gli esponenti della mozione di Andrea Orlando, che ha detto: «Noi siamo contrari alla proposta di legge, riteniamo vincolante la decisione della direzione ma chiediamo un approfondimento dei gruppi». Matteo Renzi ha invece affermato: «La soglia al 5% è un elemento inamovibile del sistema tedesco e deve restare un altro elemento chiave, la scheda deve avere i nomi. Sono due elementi cardine». E ancora: «La banale semplificazione dell’inciucio con Berlusconi è talmente stancante da aver perso anche l’elemento di divertimento iniziale», ha detto il segretario del Pd, relativamente all’accusa di puntare con il sistema tedesco all’intesa con il Cavaliere.

«Quando si vota non è un problema che dobbiamo affrontare qui adesso. Noi dobbiamo affrontare un tema diverso, quando si vota la legge elettorale», ha anche aggiunto Renzi, ricordando come i capigruppo tra Pd e FI abbiano concordato che l’ok alla legge debba arrivare entro il 7 luglio.

E Renzi ha così concluso: «Vi propongo di votare la relazione con il consenso del Pd per andare ad accettare il sistema tedesco con quella indicazione sulla data entro la prima settimana di luglio, perché altrimenti non si fa più. Io non sono un entusiasta di un sistema proporzionale con soglia al 5% ma la nostra serietà è quella di offrire al Paese un sistema che abbia un consenso più ampio possibile».

 

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