Francia: Emmanuel Macron ha la moglie stratega, Brigitte (di 24 anni più vecchia)

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Era la sua professoressa. E’ diventata sua moglie, nonostante abbia 24 anni più di lui. E ora lo sta spingendo verso l’Eliseo. Ecco Brigitte Trogneux, 64 anni, signora Macron da 10 anni. Si conoscono da quando lui ne aveva 15 ed era il suo allievo prediletto al laboratorio teatrale del liceo della Providence di Amiens, dove lei insegnava. Non ha comunque quasi niente di una signora della sua età: taglia 38, gambe lunghe e magre, capelli biondi con frangetta. La descrivono come bellezza ultracontemporanea che veste da ragazzina: chiodo di lurex, pantaloni attillati, forte consuetudine a sfoggiare toppini sexy con intarsi di tulle e di pelle, e gonne sopra il ginocchio nelle occasioni ufficiali, consuetudine favorita in lei dalla costituzione asciutta e dall’assenza di gravame adiposo intorno alla rotula. Poi c’è la personalità, o ciò che appare della stessa.

DIVORZIATA – Quando rilascia una delle sue prime interviste a Paris Match, racconta l’amore della professoressa per quel suo allievo brillante, la passione irresistibile, la fuga da Amiens, il divorzio dal marito medico e l’abbandono dei tre figli, e i lunghi anni parigini di semiclandestinità con quell’universitario in formazione, destinato a sbocciare nel politico ora in lizza per l’Eliseo, senza partito, forte della sua sola tempra di artista, attore musicista, filosofo. Da subito i due hanno dovuto affrontare le calunnie: quelle sulla presunta omosessualità di Macron e quelle sulla liaison di Brigitte col bellissimo presidente di Radio France, Mathieu Gallet.

CORSA CONTRO LE RUGHE – Ex professoressa di francese, amante del teatro e patita di letteratura, è lei a dettare tempi e temi della campagna. E’ stata lei a insistere perché lui si presentasse adesso, nel 2017, senza aspettare altri cinque anni. «Nel 2022, avrà il problema della mia faccia», avrebbe confidato a un comune amico, immaginando le sue rughe di settantenne e il collasso delle strutture. E da quando la macchina elettorale è partita, è lei a guidare e soprattutto a sterzare se serve. «Non hai energia da perdere, metti l’energia che hai nel costruttivo», consiglia all’ex allievo ora candidato alla presidenza, prima di un comizio. Ed è sempre lei a raccomandare al marito di parlare con voce sostenuta. Perché Macron non solo ha un po’ di zeppolina, ma ha una voce chioccia, a volte stridula e fastidiosa. E l’allievo, ubbidiente, la sta talmente a sentire che ha persino reclutato un baritono per apprendere, prima che sia troppo tardi, qualche segreto di tecnica vocale, e usare al meglio diaframma, maschera e risonatori.

 

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