Arezzo, Banca Etruria: il sindaco esprime amarezza per il trattamento riservato ai risparmiatori aretini

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«Il 2016 si è aperto con la vicenda Banca Etruria e si sta chiudendo con la vicenda Mps. Due fatti che lasciano l’amaro in bocca. Quello che non è stato fatto per Banca Etruria, è stato fatto per Monte dei Paschi, ovvero il risanamento di un istituto bancario con soldi pubblici». Lo ha detto il sindaco di Arezzo, Alessandri Ghinelli, nel tradizionale appuntamento di fine anno con la stampa.

«Due città vicine, coinvolte peraltro in processi aggregativi di area vasta in molti ambiti, hanno ricevuto trattamenti opposti. Così, se le cose non cambieranno, scriverò per la seconda volta al presidente della Repubblica, stavolta per chiedere che sia dato ristoro anche agli aretini possessori di obbligazioni subordinate – ha spiegato Ghinelli – Vediamo chi avrà il coraggio politico di firmare questa richiesta. Intanto registro le parole del vescovo il cui appello mi sembra in linea con quanto sto sostenendo anch’io», ha sottolineato Ghinelli, ricordando che monsignor Riccardo Fontana, nella messa natalizia in Duomo, aveva detto: «Su Banca Etruria questa terra chiede giustizia. È necessario che i principi che valsero per salvare i risparmi degli altri siano rispettati anche quando si tratta dei diritti degli aretini».

 

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