Oggi 4 dicembre si ripetono le elezioni presidenziali in Austria, che vedono in competizione Norbert Hofer, Partito liberale dell’Austria (FPÖ), di estrema destra, e il progressista Alexander Van der Bellen, ex dirigente dei Verdi.
A maggio Van der Bellen aveva vinto le elezioni per appena 31mila voti (in un Paese che conta 8,5 milioni di abitanti), ma il risultato è stato impugnato dall’FPÖ, che ha presentato ricorso sostenendo che ci siano state irregolarità formali, ma non manipolazione, irregolarità confermate dalla Corte costituzionale.
Da allora, però, il trionfo della Brexit e l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti hanno attribuito alle elezioni in Austria un significato nuovo, facendone un nuovo campo di battaglia per l’avanzata del populismo. L’ultimo sondaggio, pubblicato il 18 novembre, dà di poco vincitore Van der Bellen al 51%, ma negli ultimi mesi era stato Hofer a dominare la maggior parte delle rilevazioni, con vantaggi che oscillavano fra 6 e 3 punti.