Nuovo corso per Banca Mps, ecco i numeri del piano

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

logot24Un piano da 2.900 uscite e 300 nuove assunzioni, con una riduzione delle filiali da 2.000 a 1.500, una completa riorganizzazione delle fabbriche prodotto, e un’accelerazione del processo di digitalizzazione della banca: il nuovo piano industriale del Monte dei Paschi di Siena, approvato ieri e presentato oggi alla comunità finanziaria, promette il raggiungimento nel 2019 di un utile netto superiore agli 1,1 miliardi di euro, rafforzando posizione patrimoniale e liquidità dell’istituto.

Dal punto di vista del rafforzamento patrimoniale, il consiglio d’amministrazione ha convocato per il prossimo 24 novembre l’assemblea straordinaria, con all’ordine del giorno l’approvazione dell’aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro, con esclusione o limitazione del diritto di opzione. L’aumento di capitale verrà fatto «entro la fine dell’anno, purché ci siano condizioni di mercato fattive», ha ricordato stamani l’amministratore delegato Marco Morelli. E’ previsto anche il raggruppamento delle azioni nel rapporto di una a cento.

L’operazione di salvataggio prevede il deconsolidamento dal bilancio di 27,6 miliardi di crediti in sofferenza, attraverso la cessione ad un veicolo di cartolarizzazione ad un prezzo pari a circa 9,1 miliardi (ovvero il 33%), e contestuale assegnazione delle junior notes agli attuali azionisti di Bmps; le junior mezzanine notes saranno sottoscritte da Quaestio Capital Management, per conto del fondo Atlante. Anche i piccoli risparmiatori titolari di bond Mps potranno essere coinvolti nella conversione volontaria dei propri titoli in azioni: Morelli ha spiegato che la banca potrà dare maggiori informazioni dopo l’ok delle autorità competenti.

Nel documento di sintesi sul piano industriale presentato viene ribadita la focalizzazione sulla clientela Small Business, mentre la clientela Retail verrà divisa fra clienti Affluent (più evoluti e con patrimoni superiori) e clienti a basso valore aggiunto: il rapporto con questi ultimi sarà sempre più trasferito su canali online digitali, mentre i gestori si focalizzeranno ancor di più su clienti Affluent e Premium, così come sulle piccole e medie imprese.

Questo si tradurrà in una allocazione sempre maggiore della forza lavoro alle attività commerciali (dall’attuale 62% al 71% nel 2019), e la chiusura di circa 500 filiali sul territorio: resteranno 500 filiali capofila,che coordinheranno le altre mille. Il costo del personale, nelle previsioni del piano, scenderà di una cifra intorno ai 100 milioni di euro (il 9% del totale), con circa 2.900 esuberi comprensivi delle uscite naturali e del turnover, e circa 300 assunzioni, «derivanti in gran parte – sottolinea la Fisac-Cgil – dall’applicazione delle norme del Contratto integrativo aziendale e da previsioni di legge».

monteIl business dei mutui, per il quale si prevede un netto aumento nel triennio (da 2,3 a 6 miliardi), si avvarrà sempre più di «processi decisionali automatizzati», oltre a «una nuova offerta più attraente». Saranno anche rifocalizzate le attività corporate: Mps Capital Services si focalizzerà solo sul business di capital market, mentre Leasing & Factoring verrà integrata di più nel network del gruppo. Banca Mps sta procedendo nel processo di separazione e cessione dell’Unità di Recupero Crediti, alla quale verrà esternalizzato l’80% del nuovo flusso di crediti in sofferenza e che gestirà anche un terzo dei crediti in sofferenza deconsolidati: questo, insieme alla revisione del proprio sistema di gestione del rischio, e alla cessione della piattaforma di recupero crediti in sofferenza, porta la banca a prevedere un migliore tasso di recupero sui crediti in sofferenza (dal 3% all’8,5%), con una migliore qualità del nuovo credito in passaggio a sofferenza.

Leggi anche:   Estate Fiesolana 2024: ecco il cartellone. C'è anche il ritorno di Beppe Grillo

In termini di conti, Banca Mps ha chiuso i prmi nove mesi del 2016 con una perdita di 849 milioni di euro, dopo la decisione di rettificare nel terzo trimestre 750 milioni di crediti classificati come inadempienze probabili. In calo sul 2015 i ricavi (-16,6%), il margine di interesse (-11,6%), gli impieghi (-6,8%), e la raccolta diretta, con un -5,9% su giugno 2016 che secondo Siena è dovuto a una «fuoriuscita di raccolta commerciale avvenuta tra luglio e agosto, in coincidenza con le turbolenze dei mercati finanziari del comparto bancario», e con la pubblicazione degli stress test europei. Il Cet1 ratio cala all’11,49% dal 12,11% di giugno.

L’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (Icbpi) ha presentato a Mps un’offerta, lo scorso 21 ottobre, per «la potenziale acquisizione del perimetro di attività riconducibili al business del Merchant Acquiring, per un corrispettivo per le sole attività pari a 520 milioni oltre a una proposta di partnership commerciale». Il cda, che svolgerà gli opportuni approfondimenti, ha concordato un periodo di esclusiva fino al 31 dicembre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA – Toscana24

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930