La rottamazione delle cartelle di Equitalia equivale in pratica a una sanatoria e favorisce sostanzialmente che ha debiti più antichi col fisco: da più tempo non saldi i conti e più risparmi, questa è la filosofia del provvedimento, teso ad incitare a risolvere le pendenze arretrate ed incassare una cifra di circa 4 miliardi in un anno. Il provvedimento si traduce così in un incentivo per i furbetti.
La rottamazione delle cartelle Equitalia infatti azzera gli interessi di mora che decorrono da quando ci è stata notificata la cartella esattoriale che ci accingiamo a pagare. Interessi già alti oggi (il 4,13%) ma che lo erano ancora di più negli anni passati. Per cui quando si sono accumulati più di 10 anni di mancato pagamento e relativi interessi di mora non più dovuti, il risparmio supera il 50% .
Comunque anche per i debitori recenti l’azzeramento degli interessi di mora resta sempre un affare, così come l’annullamento delle pesanti sanzioni, che vale per tutti; questi potranno contare su un guadagno minore, intorno al 40%. Così come è meno vantaggioso l’affare per chi ha già rateizzato il pagamento, perché in questo caso non si possono recuperare gli interessi di mora già versati, solo le rate future si alleggeriranno degli interessi e delle sanzioni, per un risparmio intorno al 34%.
Ultima novità: dalla sanatoria oltre alle multe e all’Iva restano ovviamente esclusi i contribuenti di quei comuni, soprattutto piccoli, che hanno già da tempo deciso di riscuotere da soli facendo a meno di Equitalia e delle sue cartelle.