La Bce ha deciso oggi, 5 giugno 2025, di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento, a partire dal prossimo 11 giugno. Pertanto, i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%.
La Bce – nel documento finale del Consiglio – segnala come “la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”.
A tranquillizzare, insomma, un tasso di inflazione che – si ricorda – “si attesta attualmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo”.
”In un contesto di elevata incertezza”, gli esperti della Bce hanno valutato i meccanismi attraverso i quali la ‘guerra dei dazi’ potrebbe influire su crescita e inflazione.
Lo comunica l’Eurotower nella dichiarazione conclusiva della riunione del Consiglio direttivo, spiegando che ”in questa analisi di scenario, un ulteriore acuirsi delle tensioni commerciali nei prossimi mesi determinerebbe livelli di crescita e di inflazione inferiori a quelli dello scenario di base delle proiezioni. Al contrario, se le tensioni commerciali dovessero risolversi con esito favorevole, la crescita e, in misura minore, l’inflazione sarebbero superiori rispetto allo scenario di base”.
BORSE – Borse europee in territorio positivo dopo l’ottavo taglio del costo del denaro da parte della Bce che, con una decisione ampiamente attesa, ha portato il tasso sui depositi al 2%. A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,34%, più tonica Francoforte +0,5%.
Bene anche Parigi, Amsterdam e Madrid tutte in zona 0,3% mentre Londra guadagna lo 0,24%. Si attendono ora le parole della presidente Christine Lagarde che in conferenza stampa alle 14,45 potrà lasciare intuire le prossime mosse dell’Eurotower.
Ernesto Giusti