Maggio Musicale: Fuortes lancia l’86° Festival. Sabato primo concerto: sold out

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Conferenza stampa di lancio dell’86° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, che partirà al Teatro del Maggio sabato 13 aprile alle 20 con un concerto diretto da Daniele Gatti, i cui biglietti sono esauriti da da settimane; peccato che dall’auditorium da 1000 posti non lo abbiano passato in sala grande, che ne ha quasi il doppio; ma forse era impossibile perché in contemporanea nella sala grande stanno provando la grandiosa Turandot nel celebre allestimento “storico” di Zhang Yimou, pure esaurita in tutte e cinque le recite (rimasti due biglietti per le ultime due, uno per ciascuna): un inizio decisamente benaugurante, dopo tanti guai. Esaurito nei primi giorni di prevendita anche il concerto di Muti coi Wiener (12 Maggio) e in esaurimento quello di Chung (25 maggio)

Il festival era stato già presentato a novembre dal commissario Onofrio Cutaia, ma la conferenza stampa di oggi, definita "di lancio", serviva a presentare a un foyer piuttosto affollato, con nelle prime file il "parterre delle grandi occasioni" (molte le personalità rappresentative delle istituzioni cittadine, artistiche e non solo), il nuovo sovrintendente Carlo Fuortes, affiancato dal Presidente della Regione Eugenio Giani, dal sindaco Dario Nardella, dal direttore musicale principale (fino a luglio) Daniele Gatti e dal direttore emerito Zubin Mehta. Tutti hanno parlato (in collegamento si sono aggiunti Massimo Popolizio, regista della Tosca che Gatti dirigerà dal 24 maggio, e Fabio Vacchi, autore dell’opera Jeanne Dark commissionata dal Maggio per il Festival del 2020, saltato per le misure anticovid), del recente difficile passato e soprattutto del prossimo futuro; del futuro più lontano abbiamo per ora avuto solo qualche accenno, con la promessa che la presentazione della prossima stagione, tracciata da Cutaia e incrementata da Fuortes, è imminente.

Una cosa importante però Carlo Fuortes l’ha messa in chiaro: il problema del Maggio non è trovare sponsor (per sponsorizzazioni il Maggio è secondo o terzo, in Italia, dietro la Scala), ma il "grande rilancio nazionale e internazionale che dovrà partire nei prossimi mesi", col recupero del pubblico anche non fiorentino e l’attrazione di quello italiano. Ha esposto anche i tempi di lavoro: conta di raggiungere i primi risultati in due anni, su un piano di lavoro quinquennale. Finalmente si risente parlare, come ai tempi di Chiarot, di strategia a lungo termine, con la certezza che non verrà contraddetta da una programmazione all’impronta (con concerti costosissimi fissati dall’oggi al domani, senza il tempo di pubblicizzarli nemmeno a livello cittadino, come nell’era Pereira); è anche una conferma di quello che Fuortes disse al suo arrivo: "sono qui per restare".

Tre opere liriche Turandot, Jeanne Dark e Tosca. Turandot e Tosca sono programmate per celebrare il centenario dalla morte del grande Giacomo Puccini. Turandot va in scena dal 21 aprile nel fastoso allestimento “storico” di Zhang Yimou (ripresa da Stefania Grazioli) con la direzione di Zubin Mehta e Tosca dal 24 maggio nel nuovo allestimento con la regia di Massimo Popolizio (che la traspone all’epoca de Il conformista di Bertolucci, anni Venti-Trenta del XX) e la direzione di Daniele Gatti; Jeanne Dark è la nuova opera commissionata a Fabio Vacchi; va in scena con la direzione di Alessandro Cadario, il Contempoartensemble in buca e la regia di Valentino Villa il 14, 16 e 18 maggio. Numerosi i concerti sinfonico-corali con l’Orchestra e il Coro del Maggio – preparato come sempre da Lorenzo Fratini – diretti da Daniele Gatti che inaugura il Festival il 13 e Zubin Mehta che lo chiude il 13 giugno, il concerto di Myung-Whun Chung il 25 maggio, e il concerto diretto da Riccardo Muti alla testa dei Wiener Philharmoniker, il 12 maggio. Daniele Gatti dirige anche i concerti sinfonico corali del 5 maggio e del 7 giugno. In cartellone anche un balletto “Trilogia dell’estasi” con la Compagnia Zappalà Danza che porta in scena Après-midi d’un faune, Boléro e Le sacre du Printemps il 30 e il 31 maggio. Inoltre in cartellone si apprezzano le fruttuose collaborazioni con l’Accademia del Maggio, l’Accademia Bartolomeo Cristofori per cinque concerti a partire dal 14 aprile (con un concerto tutt’altro che banale del mezzosoprano Teresa Jervolino), con il Conservatorio di Musica Cherubini di Firenze e con la Scuola di Musica di Fiesole per quattro concerti con i loro complessi da camera per il “Progetto giovani musicisti” il 7, 8, 10 e 11 maggio, un concerto di splendide musiche polifoniche del primo Cinquecento (Isaac e Josquin) con L’Homme Armé, il 21 maggio, una data con l’Orchestra della Toscana diretta da Riccardo Bisatti l’1 giugno, con G.A.M.O. il 5 giugno, con Alexander Lonquich e l’Orchestra Giovanile Italiana il 10 giugno, con Tempo Reale l’11 e 12 giugno. Sono in programma anche quattro concerti dell’Orchestra del Maggio diretta da Domenico Pierini per il “Maggio Diffuso” che saranno eseguiti nell’ambito della Città Metropolitana il 10, 15, 16 e 17 maggio. Il 14 aprile è anche in programma nel grande giardino antistante il Teatro del Maggio, il tradizionale appuntamento con le Bande musicali e dei Musici del Calcio storico Fiorentino, in collaborazione con ANBIMA.

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Verrà forse aggiunta al cartellone una ripresa di un’opera il cui allestimento nacque giustappunto per uno spettacolo estivo del Maggio all’aperto, da rappresentarsi in cavea (la terrazza sul tetto): ma ancora non è sicuro.

Curiosissima la presentazione di Fabio Vacchi, che annuncia di avere, insieme al suo librettista, tratto ispirazione, dalla Pulzella d’Orléans, poema satirico in ventuno canti di Voltaire (incompiuto), ma… censurandola, eliminando ad esempio la scenda dello stupro nel convento di monache; decisamente in controtendenza, vista l’usanza dei moderni metteurs en scène di aggiungere scene di sesso esplicito anche dove non ci sono.

Carlo Fuortes, oltre a ringraziare il commissario Cutaia artefice del cartellone dignitosissimo, in relazione ai pochi mezzi di cui disponeva dopo lo tsunami-Pereira, ha precisato di aver parlato col ministro Sangiuliano della "specificità del Maggio Musicale Fiorentino, cioè quella di avere un festival molto importante, storico, che ormai ha cento anni, e contemporaneamente deve fare un’attività teatrale regolare come tutti gli altri teatri lirici", precisando: "Per questa duplicità non c’è un finanziamento straordinario, mentre io penso che il festival meriti un’attenzione particolare; il ministro su questo ha detto che ci sarà grande attenzione. Lavoreremo per arrivare a dei risultati su questo".

Per il Maestro Gatti, il Maggio è in convalescenza dopo la terapia intensiva in cui si era ritrovato dopo la gestione Pereira; anche Gatti ha lodato Cutaia per l’attenzione nel far meno male possibile al "paziente da operare senza anestesia". Poi ha spiegato il filo conduttore dei suoi tre concerti nel festival, che è la musica sacra corale novecentesca: il Salmo 13 op. 24 per coro e orchestra di Alexander Zemlinsky nel primo concerto (13 aprile), e il Magnificat e il Salmo IX di Goffredo Petrassi negli altri due concerti (5 maggio e 7 giugno).

L’intera conferenza stampa è ascoltabile su https://www.facebook.com/maggiomusicale

L’intero programma è consultabile su https://www.maggiofiorentino.com/event_season/86-festival-del-maggio-musicale-fiorentino.

Roberta Manetti

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