Ponte Vecchio: restauro in autunno. Con il contributo degli Antinori

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Anche Ponte Vecchio si rifà il look. Nato dopo l’alluvione del 1333, più o meno dov’era il ponte da Rubaconte portato via dalla forza del fiume, è patrimonio di Firenze e del suo paesaggio. Non ha problemi di stabilità: gli serve qualche ritocco. Quando nacque, per finanziarlo, costruirono sopra le botteghe. Prima c’erano anche i macellai. Ora gli orafi. I lavori di restauro conservativo cominceranno in autunno. Interesseranno i materiali originari di tutti gli elementi: armille, prospetti, arcate, pile, spalle, muri d’ala, pavimentazione e i parapetti nelle due piazzette centrali al fine di garantirne la loro conservazione nel tempo.

Contestualmente saranno realizzate le opere necessarie al miglioramento della gestione delle acque meteoriche. Per quanto riguarda le tempistiche, i lavori da effettuare sulla pavimentazione sono programmati nel periodo ottobre/novembre 2024, i lavori sulle pile e sulle spalle del Ponte sono previsti nel periodo estivo 2025, mentre quelli relativi ai prospetti sono previsti nell’estate 2026. L’importo complessivo dell’intervento e’ di 2 milioni di euro.

Dario Nardella, sindaco della città, ha detto: "Ponte Vecchio non ha ovviamente problemi di stabilita’, e’ saldo e ancorato, ma soffre dei malanni tipici di un qualunque manufatto posto all’aperto, soggetto ai fenomeni atmosferici e alle piene del fiume. Si tratta di un progetto storico perchè mai Ponte Vecchio ha avuto un intervento di restauro di questa complessità tecnica. Alla fine avremo un Ponte ancora più bello di come siamo abituati a vederlo. Ringrazio profondamente la famiglia Antinori per questo dono speciale che ha voluto fare a Firenze: è grazie alla sensibilità e alla generosita’ di questi gesti che pubblico e privato insieme possono prendersi cura del patrimonio artistico e storico della citta’."

La famiglia Antinori affianchera’ il Comune di Firenze nell’attività di restauro. Marchesi Antinori, all’interno del progetto piu’ ampio del restauro, sosterra’ la parte relativa ai prospetti del Ponte. "La storia della nostra famiglia e’ da sempre legata a doppio filo alla città di Firenze sin dal XIII secolo", racconta Piero Antinori, Presidente Onorario di Marchesi Antinori.

"Una città che ci ha dato tanto in questi secoli, motivo per cui ci fa particolarmente piacere poter essere parte di questo importante progetto. I 50 anni di Tignanello sono l’occasione perfetta per poter supportare il Comune di Firenze in questo nuovo progetto di conservazione di Ponte Vecchio, un simbolo della citta’ di Firenze nel mondo e un orgoglio per tutti noi fiorentini. Questo Ponte è il simbolo della città, ha resistito ad alluvioni, incendi, l’invasione nazifascista. Adesso, per la prima volta nella sua storia centenaria, sarà oggetto di una complessa operazione di restauro che ne consentirà una completa valorizzazione."

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