Firenze: l’ex allenatore Prandelli alza un cancello al confine con Bobolino. E i vicini si rivolgono al Tar

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Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina, non è un tecnico di vecchia scuola, non fa catenaccio: alza un cancello. E non nel metaforico linguaggio del calcio, ma nella realtà più delicata di Firenze: fra l’Erta Canina e Bobolino, nell’Oltrarno.

Contro quel cancello sono schierati – come punte che l’hanno presa di punta – 45 fiorentini residenti appunto nella zona di Bobolino. Che hanno presentato ricorso al Tar: anche contro il Comune e la Soprintendenza. Il Tar della Toscana ha fissato la discussione per il 17 aprile.

Il gruppo di residenti del Bobolino, difesi dall’avvocato Agostino Zanelli, chiederà di bloccare la realizzazione di un cancello di accesso alla proprietà dell’allenatore in via della Madonna della Pace.

Prandelli, la cui villa sorge su via San Leonardo, vorrebbe realizzare un ingresso anche sul lato a valle dei propri terreni. Ma per i residenti quel cancello che verrebbe realizzato "mediante il taglio del muro che corre lungo via della Madonna della Pace" pone problemi di "incompatibilità paesaggistica", oltre a determinare "un aumento del traffico veicolare pesante, a detrimento delle peculiari caratteristiche del quartiere e dei valori degli immobili".

I ricorrenti, riferisce il "Corriere Fiorentino", ricordano nel ricorso che "l’area costituisce uno dei più importanti spazi aperti residuali a ridosso delle mura trecentesche e del Giardino di Boboli, visibile, oltre che dalle stesse mura, dalla Palazzina e dal Bastione del Cavaliere, nonché da via San Leonardo. Si tratta dell’unico caso, insieme all’area adiacente compresa tra via di Belvedere e via dell’Erta Canina, in cui è ancora possibile apprezzare il rapporto tra le antiche mura e i terreni esterni alla cinta muraria".

Non solo, 56 abitanti del Bobolino avevano presentato un’osservazione al Piano operativo del Comune per contestare invece l’intubazione di un canale, sempre da parte della proprietà Prandelli; ma, denunciano, "l’osservazione non è stata esaminata dal Comune, che ha preferito approvare il Poc prima delle elezioni".

Sul fronte opposto, l’ex allenatore di Nazionale e Fiorentina, che per il nuovo varco ha già ottenuto i via libera di Palazzo Vecchio e Soprintendenza – ed è difeso dagli avvocati Francesco Vessichelli e Francesco Gesess – contesta la carenza di legittimazione dei ricorrenti e sottolinea che le valutazioni della Soprintendenza sono "insindacabili da parte del Giudice amministrativo".

Nella sostanza, "il terreno si presenta scosceso ed è percorribile solo a piedi o con mezzi agricoli e, attualmente, è accessibile solo da Via San Leonardo, ovvero dalla parte alta, il che rende difficoltoso il raggiungimento della parte del parco posta in basso, a confine con Via Madonna della Pace, per la relativa manutenzione. Tale ultima circostanza ha portato il signor Prandelli a ipotizzare l’apertura di un nuovo accesso da Via Madonna della Pace, in modo da facilitare ed ottimizzare il transito sull’area dei mezzi necessari alla manutenzione e alla coltivazione".

Ma la questione va oltre il mero cancello. I residenti del Bobolino sono preoccupati perché "da oltre dieci anni si susseguono sul versante occidentale della collina di San Leonardo innumerevoli interventi, sia edilizi, sia movimenti di terra, sia cambiamenti di intestazione catastale, apparentemente svincolati l’uno dall’altro, ma che fanno intuire verosimilmente un obiettivo finale non dichiarato".

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