Spie di Kiev dietro gli omicidi di Daria Dugina e Tatarski. Istruite dalla Cia

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Il giornale degli scoop mondiali, il Washington Post, rivela che dietro gli omicidi di Daria Dugina e Vladen Tatarsky ci sarebbero stati gli 007 ucraini. Kiev, naturalmente, non commenta. Ma il giornale scende nei dettagli: una bomba nascosta in un trasportino per gatti portato da una bambina di 12 anni e da sua madre, così gli 007 ucraini riuscirono così a far entrare in Russia l’esplosivo usato per uccidere la Dugina.

Le spie di Kiev sarebbero dietro l’uccisione della figlia del nazionalista Alexander Dugin, ma anche del blogger pro-Russia Vladlen Tatarsky, morto in un bar di San Pietroburgo.

Tutti i dettagli delle operazioni segrete di alto profilo saranno discussi dopo la vittoria, fa sapere il servizio stampa del Servizio di Sicurezza, assicurando che la Sbu continuerà a compiere "qualsiasi sforzo per cacciare gli occupanti dal territorio e porre fine alla guerra con la vittoria".

Quella che gli 007 di Kiev stanno conducendo è una sorta di ‘guerra ombra’. Forti della formazione e dei legami della Cia, le spie ucraine sono in prima linea nella battaglia. Oltre a Dugina e Tatarsky, hanno ucciso diversi comandanti russi e sono andati vicinissimo a colpire Valery Gerasimov, il capo dello stato maggiore delle forze armate russe.

"Stiamo assistendo alla nascita di servizi di intelligence come quelli del Mossad negli anni 1970 (ora non più efficiente come una volta, vedi attacco a sorpresa di Hamas del 7 ottobre ndr)", afferma un funzionario della Cia riferendosi allo spionaggio israeliano, al quale vengono attribuiti omicidi mirati in altri paesi.

La bravura dell’Ucraina in queste missioni, aggiunge, "comporta dei rischi per la Russia ma anche in senso più ampio". Ogni operazione di alto livello è approvata tacitamente o in modo esplicito dal presidente Volodymyr Zelensky, riporta il Washington Post.

La strategia delle spie però non convince tutti: alcuni critici la ritengono dannosa in quanto non fa nulla per avanzare la causa dell’Ucraina contro la Russia. Anzi, rilevano, questa guerra ombra ha come risultato solo quello di rafforzare la narrativa di Vladimir Putin.

I critici sono però una minoranza: il successo delle varie operazioni è ritenuto una spinta al morale delle truppe e della popolazione. Negli Stati Uniti la stretta collaborazione fra la Cia e gli 007 ucraini suscita non pochi dubbi e perplessità, oltre a mettere a disagio.

Dal 2015, la Cia ha speso decine di milioni di dollari per cambiare radicalmente le spie di Kiev, trasformandole da agenti di formazione sovietica a un potente alleato contro Mosca. L’agenzia ha fornito all’Ucraina sistemi di sorveglianza avanzati, ha addestrato parte del personale anche negli Stati Uniti, e si è spinta a una condivisione di informazioni di intelligence inimmaginabile se Mosca non avesse attaccato.

Rapporti stretti testimoniati anche – aggiunge il Washington Post – dalla presenza ancora significativa della Cia a Kiev. Gli 007 americani prendono però le distanze dagli omicidi mirati delle forze ucraine, spiegando che il loro ruolo è solo legato a migliorare e rafforzare le capacità di Kiev di raccogliere intelligence contro il nemico.

Gilda Giusti

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