Marchesa Bona Frescobaldi: “Carlo III sarà un grande re. Io lo conosco da 40 anni”

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E’ amica di Carlo III d’Inghilterra da quasi 40 anni, la marchesa Bona Marchi Frescobaldi, ossia da quando venne a Firenze con Diana, nel 1985, in occasione del suo primo viaggio ufficiale in Italia. La marchesa e il marito, Vittorio Frescobaldi, erede di una delle più antiche casate fiorentine, ospitarono l’allora principe e sua moglie. Bona Frescobaldi ha rilasciato una lunga intervista all’Adnkronos. Affermando: "Sì, Carlo sarà un grande re. Sarà un re molto contemporaneo, attento a tutto ciò che accade nel mondo, non solo nel Regno Unito. Sarà un re adatto ai nostri tempi attuali, con una spiccata sensibilità ecologica".

In vista della cerimonia di incoronazione di sabato, Bona e Vittorio Frescobaldi hanno inviato "con emozione un messaggio di partecipazione e di felicitazioni" al sovrano. "Viviamo questo evento con grande emozione: il nostro è un messaggio essenziale ma sentito, molto sentito", rivela la marchesa. "Il re Carlo III è una persona di spiccata sensibilità sociale e sono sicura – ha detto Bona Frescobaldi – che porterà un esempio di attualità e modernità soprattutto su certi temi, innanzitutto il rispetto per l’ambiente. Se vogliamo, Carlo lo possiamo definire come un antesignano della difesa dell’ambiente. Ho grande fiducia in lui, sono convinta che assolverà al meglio il suo compito, perché è una persona di valore".

La marchesa fiorentina è sempre rimasta particolarmente colpita dalla "sensibilità ecologica mostrata da Carlo, che si è occupato con costanza dei temi della difesa dell’ambiente e della sostenibilità, anche nell’architettura, così come dell’agricoltura. Del resto, un grande amante come lui della bellezza del paesaggio, dalla Scozia alla Toscana, che per diletto ama dipingere, non può che avere attenzione alla difesa del nostro pianeta". Bona Frescobaldi, infine, ritiene che re Carlo III potrà assolvere al meglio al suo ruolo anche perchè accanto a lui siede la regina consorte Camilla, "che sa infondere grande tranquillità e sicurezza. Quello con Camilla è stato un grande amore che gli ha rallegrato la vita". Come ricostruisce l’Adnkronos, pur vantando la famiglia Frescobaldi rapporti da quasi 700 anni con i reali d’Inghilterra in qualità di storici fornitori di vini della monarchia, lo stretto legame tra Bona e Vittorio con Carlo d’Inghilterra si è rafforzato nel 1985 quando con Lady Diana arrivò in Italia per il suo primo viaggio ufficiale, durato dal 19 aprile al 5 maggio. A Firenze la coppia reale fu ospite nella Villa La Pietra di Sir Harold Acton, il grande storico dell’arte e collezionista amico comune.

In onore del principe di Galles e della moglie, i Frescobaldi organizzarono una colazione nella loro villa di campagna. Nei giorni fiorentini, Carlo e Diana ammirarono il Duomo con la cupola del Brunelleschi, la basilica di Santa Croce, gli Uffizi, Palazzo Pitti e l’abbazia di San Miniato al Monte e i coniugi Frescobaldi furono sempre, unici, con loro. "Ero eccitato dall’idea di vedere Firenze", ha scritto Carlo nei suoi diari. E da allora Bona e Vittorio Frescobaldi sono stati i soli aristocratici italiani ricevuti regolarmente a Buckingham Palace. Amante dell’Italia e della Toscana in particolare, nel 1986 il principe Carlo fu ospite dei Frescobaldi per otto giorni nella loro residenza di via Santo Spirito a Firenze. "Fu una settimana memorabile durante la quale volle conoscere la Toscana – racconta la marchesa Bona – Tutte le mattine dal centro di Firenze ci spostavamo in una città diversa: visitammo Pisa, San Gimignano, Volterra e Lucca e in ogni tappa ci attendeva uno storico dell’arte per fare da guida. Carlo era anche appassionato di acquerelli e ogni ogni giorno lo portavamo a vedere paesaggi nuovi che lui poi dipingeva”. Racconta ancora Bona Frescobaldi all’Adnkronos: ”Sempre in quella lunga visita del 1986 portai Carlo nella nostra tenuta di Nipozzano e insieme piantammo, a simbolo della nostra amicizia, una pianta di vite e una di ulivo. A ricordo di quel giorno bellissimo, ogni 14 novembre per il suo compleanno mando a Carlo una bottiglia dell’olio di prima spremitura Laudemio e alla sua consorte Camilla una bottiglia del nostro miglior vino".

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Nel 1988 Carlo tornò di nuovo in Toscana, sempre ospite dei Frescobaldi, in compagnia della cugina Sarah, visitando anche Montalcino e Pienza. Poi ci furono altre visite, fino all’ultima nell’aprile 2017 quando Carlo arrivò a Firenze con la consorte Camilla per tre giorni. E anche in quell’occasione l’allora principe di Galles volle salutare i suoi amici Frescobaldi, che lo accompagnarono in diversi appuntamenti. "Camilla la chiamo per nome, con Carlo sono più deferente: lo ho sempre chiamo Sir", precisa Bona Frescobaldi. I coniugi Frescobaldi nel 2000 furono tra gli invitati al solenne banchetto organizzato in onore della Regina Elisabetta nel Salone delle Feste del Quirinale a Roma dal presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, dove fu servito il Brunello di Montalcino donato dall’aristocratica coppia fiorentina. I marchesi Frescobaldi nel 2011 erano presenti al royal wedding del secolo tra il principe William e Kate Middleton, tra i pochissimi italiani invitati dai Duchi di Cambridge, portando come dono di nozze pregiate bottiglie di Brunello di Montalcino Riserva di CastelGiocondo. In quell’occasione Bona e Vittorio furono salutati con grande cordialità dalla Regina, da Filippo e da Carlo con Camilla.

Gilda Giusti

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