Decreto Lavoro 2023: approvato dal Consiglio dei Ministri. Le misure

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto lavoro 2023. La riunione è partita oggi, primo maggio, con un ritardo di mezz’ora ed è durata circa un’ora e venti minuti.

"E’ stato approvato, con importanti interventi a sostegno delle famiglie", ha detto il ministro del Lavoro Marina Calderone dopo la riunione. ”Per quanto riguarda i contratti a termine, quello che ho letto non è quello che troverete all’interno della norma perché l’obiettivo non era certo quello di rendere più precario l’utilizzo di questi strumenti ma di rendere più agevole l’interpretazione di una norma che in questo momento ha delle difficolta applicative”, ha aggiunto rispondendo alle domande dei cronisti nel piazzale antistante Palazzo Chigi. Al termine della riunione, non è stata prevista una conferenza stampa col premier e i ministri più interessati, al contrario delle attese della vigilia.

”Credo che sia un intervento che abbia veramente un ampio respiro e dia risposte su tanti fronti e che, soprattutto, delinei un percorso che deve consentirci di accompagnare chi, in questo momento, ha bisogno di lavorare ma anche voglia di lavorare”, ha detto ancora Calderone riferendosi al provvedimento.

Il decreto legge lavoro contiene l‘assegno di inclusione, mirato per le famiglie con ”fragili, over 60, persone con disabilità o nuclei che hanno al loro interno i minorenni", ha spiegato evidenziando che, ”ci sono tanti interventi sul fronte sicurezza sul lavoro e, quindi, anche l’intensificazione dei controlli per gestire in modo più appropriato quelle che sono le evidenze in materia di sicurezza sul lavoro. I nostri non sono interventi spot, c’è dietro una visione che poi si concretizzerà e si scaricherà a terra” perchè questo ”è un governo di legislatura”.

Il taglio del cuneo fiscale da luglio a dicembre, 100 euro in più

"Circa 4 miliardi vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all’incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio". Lo fa sapere il Ministero dell’Economia in una nota, precisando che lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, viene quindi elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. L’aumento in busta paga viene stimato, tra luglio e dicembre, fino a 100 euro mensili medi.

"Dalla sinistra e dai sindacati del NO le solite polemiche e i soliti cortei (con fantocci, insulti e bandiere bruciate), dalla Lega e dal centrodestra al governo taglio di tasse e aumento degli stipendi per milioni di lavoratrici e lavoratori": così su Twitter il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini.

"Ho trovato non troppo rispettoso decidere di fare un Consiglio dei ministri il primo maggio. Pensare al lavoro, ai lavoratori, vuole dire mettere al centro il lavoro non un giorno all’anno, ma tutti i giorni". Lo rimarca il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco del primo maggio a Potenza. "Come si fa a dire a un giovane che per lavorare sarà pagato 700-800 euro con una precarietà senza fine davanti a sé?". Ha proseguito Landini, sottolineando che se il governo da un lato afferma di voler andare incontro alle richieste del sindacato con il taglio del cuneo fiscale, dall’altro "ha rimesso in piedi voucher. Ma chi glielo ha chiesto?".

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Ernesto Giusti

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