Migranti: l’Ue apre a Roma. Lettera della Von der Leyen ai 27 Paesi. E Meloni trova sponde con Scholz e altri premier

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C’è un’apertura dell’Unione Europea verso l’Italia sulla questione migranti. Bruxelles, infatti, ha inviato a tutti i leader dei 27 paesi una lettera di preconsiglio (il Consiglio europeo si riunirà, com’è noto, il 24 e 25 marzo 2023) nella quale si fa il punto sui principali temi di attualità tra cui quelli relativi ai migranti su cui, fonti di governo italiane contattate al riguardo sottolineano come sia stato dato un ampio spazio alle priorità dell’esecutivo di Roma per una riforma complessiva sul tema dei migranti che sia più equilibrata.

Le stesse fonti giudicano quindi positivamente la lettera, diffusa da ambienti comunitari, ricordando che tra l’altro è stato recepita una logica più espansiva sugli aiuti finanziari che dovrebbero andare oltre i 500 milioni già pattuiti.

Nella missiva si parla di cooperazione rafforzata, di search and rescue, di solidarietà, ricollocazione. Viene fatta una mappatura completa su questo tema parlando anche di Nord Africa e facendo riferimento all’emigrazione economica legale.

E allora, mentre l’opposizione si prepara a chiedere in modo unitario gli atti del naufragio di Cutro ma si divide sull’Ucraina, la maggioranza ha lavorato ad una risoluzione unitaria che affronterà, oltre al conflitto tra Mosca e Kiev, anche i temi dell’immigrazione (si chiede, tra l’altro, il "superamento del ‘principio di Dublino’"), dell’economia e della transizione verde.

Da Lega, FI e FdI arrivera’ la sponda al presidente del Consiglio Meloni che riferirà nell’Aula del Senato in vista del Consiglio europeo del 24 e del 25 marzo. La premier, insieme ai ministri Tajani e Fitto, sta tessendo una tela per far si’ che vengano accolte le richieste italiane sulla questione dei migranti. Il ministro degli Esteri ha acceso i fari al tavolo del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles sulla situazione in Tunisia, il pressing e’ indirizzato sul Fondo Monetario Internazionale per lo sblocco del prestito da 1,9 miliardi di euro. Ma Roma ha trovato soprattutto la sponda di Berlino per far si’ che il tema dell’immigrazione, anche se non in agenda, sia al centro della riunione dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea. Il colloquio telefonico tra la premier e il Cancelliere tedesco Scholz, durato circa trenta minuti, e’ servito per mettere sul tavolo i dossier.

La spinta del presidente del Consiglio – nella mattinata ha visto alla Camera il ministro dell’Interno Piantedosi per un aggiornamento sui numeri e sulla strategia – è quella di arrivare ad una gestione unitaria dei flussi migratori, per far sì che le istituzioni comunitarie diano seguito agli accordi presi nell’ultima riunione.

"Si passi dalle conclusioni ai fatti", il ‘refrain’ del governo: fondi sul ‘modello Turchia’, sostegno diretto sulla sponda del Mediterraneo, strumenti per portare avanti il cosiddetto ‘piano Mattei’, controllo più efficace delle frontiere, lotta ai trafficanti di esseri umani, una linea definita sui rimpatri. Non si escludono contatti nelle prossime ore anche con il presidente francese Macron, con il primo ministro greco Mitsotakis e con il primo ministro spagnolo Sanchez.

Riepilogando, ecco che si torna alla lettera preconsiglio scritta dalla presidente della Commissione Ue, von der Leyen, ai Paesi dell’Unione europea ricordando la "serie ambiziosa di misure operative sulla migrazione e sulla gestione delle frontiere" ribadendo "l’urgenza di agire" dopo "la terribile perdita di vite umane nel naufragio al largo delle coste calabresi alla fine di febbraio". Von der Leyen chiede "una soluzione equa e sostenibile" al problema e che si continui a collaborare sulla "gestione della migrazione e dei rimpatri".

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Punta a "rafforzare le frontiere esterne" e a "rimpatri accelerati", a "piu’ mezzi a Tunisia ed Egitto", annuncia "un nuovo sostegno pari a 200 milioni di euro che sara’ focalizzato sull’assistenza all’accoglienza", rammenta che la Commissione europea "e’ pronta a mobilitare ulteriori 110 milioni di euro nel 2023 per progetti in Nord Africa, oltre ai 208 milioni di euro gia’ impegnati per sostenere il rimpatrio volontario", invita tutti a "continuare ad accelerare i trasferimenti" di migranti. Intanto il Consiglio Ue ha prorogato fino al 2025 la missione ‘Irini’, che lanciata nel 2020 sulle ceneri dell’operazione Sophia ha lo scopo principale di controllare che si rispetti l’embargo sulle armi imposto alla Libia dall’Onu ma anche di formare la guardia costiera libica e contrastare le reti degli ‘scafisti’.

Ernesto Giusti

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