Bce rialza i tassi di mezzo punto. Mutui: il peso sul reddito delle famiglie aumenta del 20%

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Il rialzo dei tassi era nell’aria ed è puntualmente arrivato. La Bce ha deciso di alzare i tassi d’interesse di mezzo punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3,50%, quello sui depositi al 3%, e quello sui prestiti marginali al 3,75%. Lo comunica l’Istituto centrale.

"Il Consiglio direttivo della Bce segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro". Lo afferma l’istituto centrale nella nota sul rialzo dei tassi.

Milano accentua i ribassi dopo le decisioni della Bce. L’indice Ftse Mib arretra dello 0,5% mentre lo spread sale a 196 punti base. La Banca centrale europea ha rialzato i tassi dello 0,5% nonostante le turbolenze che stanno investendo le banche.

Il nuovo rialzo dei tassi deciso dalla Bce porterà ad un inevitabile aumento delle rate dei mutui, soprattutto di quelli a tasso variabile, con un pesante impatto sul reddito medio di una famiglia italiana (pari a circa 33.000 euro netti all’anno).

"Se a febbraio 2022 la rata del mutuo a 20 anni pesava il 22% del reddito mensile, con l’aumento raggiungerà il 30% del reddito mensile. Ancora più alto l’aumento della rata del mutuo a 30 anni, che passa dal 20% al 40% del reddito mensile". Sono le analisi di MutuiOnline, che ha analizzato gli impatti sulle rate di un mutuo a tasso variabile in seguito a questo nuovo rialzo sul costo del denaro.

Ernesto Giusti

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