Fiorentina: il gol pazzesco di Biraghi celebrato anche dalla Lega di Serie A

Cristiano Biraghi superstar con il gol, furbesco e pazzesco, segnato al Verona."Pazzesco. 𝘐𝘳𝘳𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦, 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘢𝘴𝘴𝘶𝘳𝘥𝘰, 𝘪𝘯𝘴𝘦𝘯𝘴𝘢𝘵𝘰, 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰, 𝘪𝘯𝘤𝘳𝘦𝘥𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦".

Questi aggettivi la Lega di Serie A, attraverso un tweet, ha voluto celebrare il gol realizzato ieri da Cristiano Biraghi al Bentegodi contro il Verona. La gara è terminata 3-0 per la Fiorentina e il capitano viola, subentrato poco prima per l’infortunio di Terzic, è andato a segno all’89 con un tiro da metà campo, precisamente da 57,91 metri, battendo velocemente la punizione assegnata dall’arbitro per un intervento su Mandragora.

Biraghi ha calciato di sinistro, all’improvviso cogliendo tutti di sorpresa, compreso il portiere avversario Montipò, clamorosamente fuori porta. Il primato però appartiene, curiosità, ad un altro giocatore che ha militato nella Fiorentina: si tratta del difensore argentino Roncaglia che nel 2013 fece centro tirando da 61,48 metri.

Il ritrovato successo in campionato (l’ultimo prima di ieri risaliva al 7 gennaio contro il Sassuolo) ha riportato un po’ di sereno nel clan viola in attesa della prossima sfida, sabato al Franchi contro il Milan. Fra l’altro la gara si svolgerà nel giorno del 5° anniversario della scomparsa di Davide Astori avvenuta il 4 marzo 2018 mentre l’allora capitano viola si trovava a Udine in ritiro con la propria squadra allora guidata da Stefano Pioli, attuale tecnico dei rossoneri.

Insomma, una partita e una ricorrenza particolari. "Sarà un’occasione per ricordare Davide proprio a pochi giorni dalla nascita dell’Associazione che porta il suo nome, per volontà della sua famiglia – ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella a margine della cerimonia in Palazzo Vecchio per ricordare il giornalista e scrittore Mario Sconcerti -. Visto che ci sarà un nuovo centro sportivo e non ci sarò più quello attuale intitolato ad Astori daremo il suo nome ad un luogo importante dello stadio Franchi e di tutte le strutture connesse".

Paulo Soares