Poste Italiane rilancia i piccoli comuni: servizi della PA e spazi di coworking

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Poste Italiane decide di cambiare>: dopo aver chiuso centinaia di uffici postali in tanti piccoli comuni, deve aver capito che non puoi tagliar fuori milioni di cittadini dai servizi essenziali. Così c’è tutta l’Italia dei piccoli centri, a Roma, alla ‘nuvola’ di Fuksas. Una sconfinata platea di fasce tricolori, i sindaci dei settemila Comuni con meno di quindicimila abitanti riuniti da Poste Italiane che presenta il ‘progetto Polis’.

Si tratta del piano da 1,2 miliardi (800 milioni da risorse complementari al Pnrr e 400 dall’azienda) che – con un programma di investimenti avviato nel 2022 e con un orizzonte al 2026 – sta portando negli uffici postali nuove opportunità per i cittadini dei piccoli centri, dagli ‘sportelli unici di prossimità’ per della pubblica amministrazione agli ‘spazi per l’Italia’ di quella che sarà la più grande rete di coworking del Paese.

Si conferma la "vocazione" di Poste di "tenere connessa l’Italia": è il riconoscimento che arriva dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto da un lunghissimo applauso dei sindaci, così lungo ed intenso da impedire più volte al Capo dello Stato di iniziare a parlare. C’è il Governo con tre ministri dal palco, altri sei in platea, e con l’intervento della premier Giorgia Meloni: "Questo – dice – è un progetto che insegna: il messaggio che si manda è che noi vogliamo unire l’Italia, rafforzare i legami, ricucire il tessuto fra città più grandi e piccole".

L’a.d. di Poste, Matteo Del Fante, evidenzia l’orgoglio di una azienda che "riesce a coniugare il business con l’impegno per il Paese". Poi, terminato l’evento, ricorda: "Quando sono arrivato, nel 2017, ho trovato una lista di uffici postali da chiudere nei dodici mesi successivi. Abbiamo detto: noi non li chiudiamo. Abbiamo mantenuto l’impegno di non chiudere nemmeno nei comuni più piccoli. Oggi con il progetto Polis rilanciamo: non solo teniamo gli uffici aperti ma portiamo negli uffici anche i servizi della pubblica amministrazione". Sono 40 gli ‘uffici Polis’ già ultimati. 230 cantieri verranno aperti entro febbraio, altri 1500 entro l’anno. Verranno installati 7mila Atm Postamat, 4mila postazioni per l’erogazione di servizi pubblici self service, 500 lockers per la consegna di pacchi, 5mila colonnine di ricarica per veicoli elettrici, mille impianti fotovoltaici, sistemi di smart building e di monitoraggio ambientale.

Mille spazi esterni verranno attrezzati per "accogliere iniziative culturali, di salute e benessere". 250 ‘spazi per l’Italia’ (80 nei piccoli Comuni) creeranno poi una rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e sale di riunione. In prima fila in platea c’è anche il Segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin. "Chiesa, uffici postali, Carabinieri": è il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a sottolineare "la capacità di far rete nel nostro Paese", i pilastri del "sistema Italia" che raggiungono anche "l’ultimo cittadino dell’ultimo borgo". Per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, "grazie a progetti come questo lo Stato fa sentire la sua vicinanza ai cittadini e alle imprese con la collaborazione delle sue grandi società partecipate".

Così si "accelera in maniera innovativa il processo di transizione digitale nel settore pubblico" rileva il ministro per la P.a., Paolo Zangrillo. Negli ‘uffici Polis’ sarà possibile rinnovare documenti di identità; ottenere atti e certificati anagrafici, previdenziali, giudiziari; accedere a servizi delle Regioni, come i Cup per le prestazioni sanitarie, e ad altri servizi dall’assicurazione per le casalinghe alle pratiche per patenti nautiche. Intanto – conferma del Fante – in una azienda "che in questi anni ha saputo trasformarsi" verrà lanciata "a breve", come previsto, anche l’offerta per luce e gas. Tra cerimoniali da rispettare e tempi che si allungano c’è qualche cambio di programma per l’evento alla ‘nuvola’. Salta l’intervento del presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Poi l’associazione dei Comuni commenta: "Peccato che i sindaci abbiano potuto fare solo da spettatori".

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Sandro Bennucci

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