Gina Lollobrigida è morta. Addio alla “Bersagliera”, grande protagonista del cinema italiano

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E’ morta Gina Lollobrigida. Addio a una grande protagonista del cinema italiano: era nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, aveva quindi 95 anni compiuti. La mitica "Lollo", la ‘Bersagliera’, aveva 95 anni. Nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, l’attrice simbolo del cinema italiano aveva vinto sette David di Donatello, un Golden Globe, due Nastri d’Argento e una stella sulla celebra passeggiata delle stelle, la Hollwyood Walk of Fame.

Durante la sua carriera è stata diretta da registi italiani di grande spessore artistico come ad esempio Alberto Lattuada, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi e Mario Soldati. In Francia ha lavorato con registi del calibro di René Clair e Christian-Jaque. Tra i suoi primi successi, Campane a martello (1949) di Luigi Zampa, Achtung! Banditi! (1951) di Carlo Lizzani, Passaporto per l’oriente, diretto da registi vari, e soprattutto Fanfan la Tulipe (1952) di Christian-Jaque (Orso d’argento al Festival di Berlino), che la consacra star in Francia; nello stesso anno in Italia conquista una vasta popolarità con Altri tempi di Alessandro Blasetti, nell’episodio Il processo di Frine con Vittorio De Sica, che coniò per lei il neologismo "maggiorata fisica".

Nel 1953 interpreta, ancora al fianco di Vittorio De Sica, il personaggio della Bersagliera, premiato con il Nastro d’argento e candidato al BAFTA, in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (Orso d’argento al Festival di Berlino). Raggiunti i vertici della notorietà, l’anno dopo gira il sequel, altrettanto riuscito, Pane, amore e gelosia sempre di Comencini, ma nel 1955 rifiuta di recitare in Pane, amore e… di Dino Risi, terzo capitolo della serie, e viene rimpiazzata da Sophia Loren. Dai primi anni cinquanta "La Lollo", così soprannominata dalla stampa, diventa protagonista di produzioni internazionali hollywoodiane come Il tesoro dell’Africa (1953) di John Huston, con Humphrey Bogart e Jennifer Jones, Il maestro di Don Giovanni (1954) di Milton Krims, accanto a Errol Flynn, e La donna più bella del mondo (1955) di Robert Z. Leonard, in coppia con Vittorio Gassman, film biografico che romanza la vita del soprano Lina Cavalieri.

Nel 1956 recita nel film drammatico Trapezio di Carol Reed, accanto a Burt Lancaster e Tony Curtis, che ebbe un grande successo, cui seguirono Il gobbo di Notre Dame (1956) di Jean Delannoy, ove interpretò una splendida e sensuale Esmeralda accanto ad Anthony Quinn nel ruolo di Quasimodo, Sacro e profano (1959) di John Sturges, al fianco di Frank Sinatra, Salomone e la regina di Saba (1959) di King Vidor, con Yul Brynner (che dovette sostituire Tyrone Power morto durante le riprese) e George Sanders. Nel 1961 gira Va nuda per il mondo di Ranald MacDougall, accanto a Ernest Borgnine e Anthony Franciosa; nello stesso anno, con Torna a settembre di Robert Mulligan, in cui è protagonista insieme a Rock Hudson, Bobby Darin e Sandra Dee, vince un Golden Globe come miglior attrice del mondo. L’anno seguente recitò con Stephen Boyd nel film in costume Venere imperiale di Jean Delannoy: il ruolo di Paolina Bonaparte le vale un David di Donatello e un Nastro d’argento come migliore attrice protagonista.

Nel 1964 appare nel drammatico La donna di paglia di Basil Dearden, dove affianca Ralph Richardson e Sean Connery. L’anno successivo recita in Strani compagni di letto di Melvin Frank, di nuovo in coppia con Rock Hudson. In quegli anni partecipa sia a film italiani di vario genere, come La bellezza di Ippolita (1962) di Giancarlo Zagni, Io, io, io… e gli altri (1966) di Alessandro Blasetti, Le piacevoli notti (1966) di Armando Crispino e Luciano Lucignani e La morte ha fatto l’uovo (1967) di Giulio Questi, sia a produzioni straniere, quali Hotel Paradiso (1966) di Peter Glenville, ove ha come partner Alec Guinness, L’amante italiana (1966) di Jean Delannoy, con Louis Jourdan, e Le avventure e gli amori di Miguel Cervantes (1967) di Vincent Sherman, accanto a Horst Buchholz, José Ferrer e nuovamente Louis Jourdan. Nel 1969 partecipa agli spettacoli televisivi The Dean Martin Show e, in Italia, Stasera Gina, con la regia di Antonello Falqui.

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Nel 1968, grazie alla sua brillante interpretazione in Buonasera, signora Campbell di Melvin Frank, con tra gli altri Telly Savalas, Phil Silvers, Lee Grant e Shelley Winters, ottiene una candidatura al Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale e un terzo David di Donatello alla migliore attrice. Sempre nel 1968 appare come guest star nel satirico Mash, la guerra privata del sergente O’Farrell di Frank Tashlin, con protagonisti Bob Hope e Phyllis Diller. In seguito si cimenta anche con lo spaghetti-western prendendo parte a E continuavano a fregarsi il milione di dollari (1971) di Eugenio Martín, accanto a James Mason e Lee Van Cleef. Nel 1972 recita con David Niven in Un ospite gradito… per mia moglie di Jerzy Skolimowski. L’anno successivo, dopo una partecipazione in Peccato mortale di Francisco Rovira Beleta, si allontana dagli schermi cinematografici, cui farà ritorno solo nel 1995 con il film Cento e una notte di Agnès Varda, ove interpretò la moglie di Jean-Paul Belmondo, seguìto da una breve apparizione in XXL (1997) di Ariel Zeitoun, con protagonista Gérard Depardieu.

La morte della "Lollo" ha suscitato profondo cordoglio in tutt’Italia e anche nel mondo. "Un applauso a un monumento del cinema italiano, che purtroppo ci ha lasciato". Lo ha detto Amadeus, mentre erano in corso gli ascolti dei brani di Sanremo per la stampa.

Gilda Giusti

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