Basta badge permanenti, per l’accesso all’Eurocamera, agli ex parlamentari europei. E’ uno dei provvedimenti voluti dalla presidente, Roberta Metsola, con l’obiettivo di ricostruire la fiducia e l’avvio di una più ampia riforma del Parlamento europeo.
Ha scelto la linea dura la presidente del Parlamento europeo, che ha presentato ai capigruppo la proposta per una prima riforma delle regole interne all’Eurocamera travolta dal ‘Qatargate’. Nella bozza si prevede un periodo di "raffreddamento" per gli ex deputati, affinché non possano esercitare pressioni sull’istituzione per la quale hanno prestato servizio. Altre ipotesi includono l’introduzione di una scheda sul sito del Parlamento con le informazioni relative all’"integrità" del lavoro parlamentare, l’obbligo di inserimento nel registro per la trasparenza dei rappresentanti e lobbisti che partecipano alle audizioni e alle attività, il divieto dei gruppi informali di amicizia con i paesi terzi, la creazione di un nuovo registro di ingresso ai locali dell’Eurocamera e, appunto, la sostituzione dei badge di accesso permanente attualmente concessi agli ex membri con permessi giornalieri.
La commissione Affari costituzionali, inoltre, ha votato all’unanimità la modifica delle regole sull’immunità parlamentare in relazione all’attività della Procura europea, che ora può richiedere direttamente al Parlamento europeo la richiesta di revoca per procedere con le proprie indagini. Le misure presentate da Metsola sono state accolte con "pieno sostegno" da parte dei sette gruppi politici che compongono il Parlamento, anche se sono state avanzate controproposte. I liberali di Renew Europe, ad esempio, puntualizzano che "le proposte devono essere all’altezza della risoluzione approvata a dicembre" e chiedono "la creazione di un’alta autorità per la trasparenza della vita pubblica a livello europeo e di un codice di condotta interistituzionale".
I socialisti chiedono di istituire un organismo etico delle istituzioni comunitarie entro la fine della legislatura e di vietare l’ingresso a tutti i rappresentanti del Qatar per tutta la durata delle indagini, oltre al controllo dei flussi di denaro nelle organizzazioni elencate nel registro per la trasparenza."Il nostro gruppo ha tolleranza zero nei confronti della corruzione ed è pienamente impegnato nella lotta alla corruzione e alle interferenze straniere", ha affermato la presidente di S&D, Iratxe Garcìa Pérez. La prossima settimana, tuttavia, i riflettori saranno ancora accesi su due eurodeputati socialisti, Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, su cui l’Eurocamera sarà chiamata a dare seguito alla richiesta dei giudici belgi di revoca dell’immunità parlamentare.
Il belga Tarabella, intanto, si è dimesso da membro e vicepresidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con il Golfo, mentre, sul fronte giudiziario, l’udienza di convalida della custodia cautelare in carcere di Francesco Giorgi, ex assistente parlamentare di Antonio Panzeri, è stata rinviata al 26 gennaio. Compagno dell’eurodeputata greca Eva Kaili, Giorgi dovrà restare in carcere fino a fine mese in attesa della decisione della Camera di consiglio.
Ernesto Giusti