Mazzette dal Qatar a Parlamento UE: sacchi di banconote a casa di Eva Kaili. Arrestata nonostante l’immunità

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Emergono nuovi particolari sulla vicenda delle mazzette, per il momento ancora presunte, dal Qatar all’ambiente del Parlamento europeo, a quanto si dice per evitare ostacoli e polemiche all’organizzazione dei mondiali di calcio in corso. "Sacchi di banconote" sarebbero stati trovati nel corso delle perquisizioni della polizia giudiziaria presso l’abitazione della vice presidente dell’Eurocamera Eva Kaili, ora agli arresti. E’ quanto si legge sul quotidiano belga "L’Echo". Il dato chiarirebbe anche il perché Kaili sia stata arrestata nonostante l’immunità parlamentare. Secondo il regolamento interno del Pe l’immunità, infatti, decade in caso di flagranza di reato.

E si è svolta davanti alla Corte d’Appello di Brescia l’udienza di identificazione, ossia la convalida dell’arresto, di Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri, fermate ieri sera nell’abitazione di famiglia a Calusco d’Adda (Bergamo) in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Le due donne rispondono di favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta di Bruxelles per corruzione e riciclaggio, con vincolo di associazione per delinquere che ha portato agli arresti lo stesso Panzeri e altre persone.

Intanto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, rassicura: "Il Parlamento europeo si schiera con fermezza contro la corruzione. In questa fase non possiamo commentare le indagini in corso, se non per confermare che abbiamo collaborato e collaboreremo pienamente con tutte le autorità giudiziarie e di polizia competenti. Faremo tutto il possibile per aiutare il corso della giustizia".

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